Improvviṡazióne

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improvvisazione


improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla: avere attitudine all’i.; nel fuoco, nell’ardore dell’improvvisazione. Include talora un giudizio negativo, denotando la frettolosità, la mancanza di studio o di meditazione, se non anche la faciloneria: componimento, articolo, recensione in cui si sente l’i., che ha carattere d’i. o che è frutto d’improvvisazione. 2. L’opera stessa, letteraria o musicale (raram. figurativa), che si compone improvvisando: ascoltare le i. di un poeta estemporaneo, di un organista; e con senso più ampio: l’attore divertiva il pubblico con le sue spassose improvvisazioni.

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