Figurato

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figurato


agg. [part. pass. di figurare]. – 1. Rappresentato per mezzo di una figura (disegno, pittura, statua) o di figure, o, anche, foggiato, plasmato, espresso in una determinata forma o figura. Con questa accezione, è meno com. di raffigurato oppure conserva il suo valore participiale, tranne che negli usi specifici seguenti: a. In fonetica, pronuncia f. (di una parola, di un sintagma, di una frase), indicata mediante segni convenzionali, com’è in genere la trascrizione fonetica. b. In dermatologia, di eruzione o manifestazione patologica cutanea caratterizzata da limiti e conformazione più o meno definiti (circolari, policiclici, ramificati, ecc.). c. In ematologia, elementi f. del sangue, tutte le cellule (globuli rossi e bianchi, piastrine), normali o patologiche, che in esso si trovano. d. In petrografia, corpi f., frammenti organici microscopici (tessuti legnosi, spore, cuticole, ecc.) contenuti nel carbon fossile. e. Carme f., componimento i cui versi, di lunghezza disuguale, sono disposti in modo da formare figure geometriche o di oggetti (un uovo, una scure, un’ala, una zampogna, ecc.). f. In matematica, numero f., numero intero esprimente il numero dei punti che costituiscono una particolare configurazione geometrica, e che può essere concretamente rappresentato con quella figura (triangolare, rettangolare, ecc.). 2. Che ha immagini, che contiene figure: vetro, vaso f.; un libro f., illustrato; carte da gioco f.; una colonna f., un portale f. (più com. istoriati, se contenenti gruppi, scene, azioni). In araldica, attributo dei bisanti e delle torte sui quali appare un volto umano, e del sole e della luna con volto di smalto diverso. 3. estens. a. In musica, canto f., musica polifonica che, invece di essere scritta nota contro nota, come nella primitiva forma di polifonia, presenta varietà di figurazioni melodiche e ritmiche (più note contro nota, sincopi, contrattempi, fioriture, ecc.). Con altro senso, accordo f., spezzato in arpeggi o altri disegni ritmici. b. Ballo f., danza di sala o di società eseguita con tutte le figure e i passi d’obbligo prescritti. 4. Espresso non nel modo più semplice e ovvio, cioè in linguaggio proprio, ma per mezzo di una o più figure retoriche, di traslati, di simboli: espressione f.; significato f.; uso f. di una parola, o parola usata in senso f.; parlare f., linguaggio f.; stile f., quello in cui si fa uso frequente di modi metaforici. Anche sostantivato (per ellissi di senso): l’espressione può essere qui intesa nel proprio e nel figurato. ◆ Avv. figurataménte, in senso figurato, o per mezzo di figure retoriche, di modi metaforici: parola usata figuratamente; esprimersi figuratamente.

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