Esacampione

Neologismi (2008)

esacampione


(esa-campione), s. m. Chi è campione per la sesta volta. ◆ Ieri, notando le bandiere della Torino olimpica, [Caetano Veloso] spiegava che 2006 in Brasile significa «esa-campione»: il Brasile è infatti sicuro di conquistare in Germania il suo sesto titolo. (Paolo Ferrari, Stampa, 12 luglio 2002, p. 45, In Città) • Valentino [Rossi] ha gli occhi gonfi e il volto rilassato. È sei volte campione del mondo e ha trascorso una lunga notte con i venticinque amici più importanti, gli ultrà di Tavullia. […] Al check in di Melbourne, nel primo lunedì da esacampione, Valentino Rossi stringe le mani del capomeccanico che più ha amato, Rossano Brazzi, poi quattro tifosi australiani gli dicono: «Your are the best», il migliore. (C. Z., Repubblica, 19 ottobre 2004, p. 56, Sport) • Siamo stati eliminati dalla Coppa del Mondo. Non è facile da scrivere. Ho lasciato immediatamente la Germania, e ora il ricordo del Mondiale si è fatto amaro, anche se non sono mancati motivi di contentezza per certi risultati personali e collettivi. Il Brasile campione ha perso contro i francesi, e abbiamo detto addio alla possibilità di diventare gli esacampioni. (Ronaldo Luiz Nazario De Lima, Corriere della sera, 3 luglio 2006, p. 39, Sport).

Composto dal confisso esa- aggiunto al s. m. campione.