Èrcole

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ercole


èrcole (o Èrcole) s. m. – Persona di costituzione assai robusta e di grande forza: è un Ercole (o un ercole), è forte come un e.; anche, individuo muscoloso che nelle fiere e nei circhi equestri si esibiva in esercizî di forza fisica. È un uso antonomastico del nome di Ercole (lat. Hercŭles), che presso i Romani indicò l’eroe greco Eracle, famoso per la sua straordinaria forza, e al quale sono riferite espressioni fig. e locuzioni di uso comune: è stata, sarà una fatica d’E., d’impresa assai difficile o che richieda molto impegno e fatica (con riferimento alle dodici fatiche compiute da Ercole al servizio del cugino Euristeo); colonne d’E., le due rupi di Calpe e di Àbila che formano lo stretto di Gibilterra, considerate dalla leggenda come due colonne poste dall’eroe ai lati dello stretto, a significare un limite oltre il quale gli uomini non dovessero spingersi (la locuz. si adopera anche in senso fig. per indicare il punto estremo a cui si può arrivare con l’azione o con la conoscenza); E. al bivio, detto comunem. di qualsiasi decisione importante e che lasci a lungo perplessi (con riferimento ad un mito secondo cui Ercole, appena uscito dalla fanciullezza, si trovò a scegliere tra due vie, l’una del piacere, agevole e piana, l’altra della virtù, erta e difficile). ◆ Dim. scherz. ercolino, bambino o ragazzo particolarmente robusto.

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