Enżima

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enzima


enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze di natura proteica (una volta dette fermenti) di fondamentale importanza biologica, in quanto dotate della facoltà di agire come condizionatori o catalizzatori sulle reazioni biochimiche che hanno luogo negli organismi viventi (da cui la denominazione di catalizzatori biologici). Gli enzimi, estremamente numerosi sia nel mondo animale sia in quello vegetale sia in quello degli organismi unicellulari – e contraddistinti in genere dalla terminazione -asi del nome –, sono termolabili, facilmente inibiti o attivati da particolari sostanze (inibitori, attivatori) o condizioni chimiche e fisiche, e catalizzano ciascuno un numero assai ristretto di reazioni, spesso una sola, per cui si parla di specificità enzimatica, distinguendosi una specificità di legame (in quanto attaccano soltanto un determinato legame chimico), di gruppo (in quanto agiscono, per es., sul solo gruppo alcolico, aldeidico, ecc.), di substrato (essendo attivi su certi composti e non su altri). Pur esistendo enzimi costituiti da proteine semplici (per es., la ribonucleasi), moltissimi sono quelli formati da proteine coniugate, in cui la parte non proteica è detta gruppo prostetico quando è saldamente legata al resto della molecola, quando invece la parte proteica e quella non proteica sono facilmente dissociabili, la prima prende il nome di apoenzima, la seconda quello di coenzima: dall’unione delle due parti si ottiene l’enzima completo o oloenzima. L’attività degli enzimi è localizzata in una limitata porzione della loro superficie molecolare (sito attivo), nella quale sono riuniti i gruppi chimici essenziali per la funzione enzimatica: col sito attivo prendono contatto le molecole del substrato in un legame labile nel corso del quale avviene la reazione, al cui termine gli enzimi, inalterati, abbandonano i prodotti della reazione stessa unendosi a nuove molecole del substrato. Sono detti e. di restrizione una classe di enzimi appartenenti alle endonucleasi, presenti in natura nei batterî, che riconoscono una specifica sequenza di DNA e producono due tagli, uno in ciascun filamento della sequenza nucleotidica simmetrica; sono particolarmente importanti per la difesa contro l’infezione di DNA estraneo e costituiscono, negli esperimenti di ingegneria genetica, un utile strumento per frazionare in vitro il DNA.