Drenaggio di cervelli

Neologismi (2008)

drenaggio di cervelli


loc. s.le m. Capacità di attrazione esercitata nei confronti di studiosi e intellettuali da parte di uno stato che offre loro migliori opportunità di lavoro e retribuzioni più elevate. ◆ Senza il costante drenaggio di cervelli dalle migliori università straniere la Silicon Valley non sarebbe divenuta quello che è oggi: qui si stima che quasi un terzo delle imprese a tecnologia avanzata siano state fondate da imprenditori di origine asiatica. (Federico Rampini, Repubblica, 15 agosto 2001, p. 1, Prima pagina) • si comincia a calcolare la perdita che le emigrazioni di fatto significano per i paesi di partenza: i centomila informatici dell’India assorbiti ogni anno dall’America rappresentano un brain drain, un drenaggio di cervelli, valutato in 2 miliardi di dollari. (Alberto Papuzzi, Stampa, 12 febbraio 2004, p. 27, Società e Cultura) • «Gli indirizzi di politica comunitaria - sostiene infatti [Corrado] Bonifazi - sia pur tra mille contraddizioni indicano che l’Europa intende dotarsi di una politica di migrazione più attiva, trasformando il fenomeno in risorsa, non considerando gli immigrati come persone da controllare o da sistemare solo nel gradino più basso del mercato del lavoro. Da seguire ci sono gli esempi di Usa, Canada e Australia: basti pensare al loro “drenaggio” di cervelli nel cosiddetto Terzo mondo. La strada da imboccare è proprio questa». (Claudio Colombo, Corriere della sera, 23 gennaio 2005, p. 20, Cronache).

Composto dal s. m. drenaggio, dalla prep. di e dal s. m. cervello, ricalcando l’espressione ingl. brain drain.

Già attestato nella Repubblica del 10 aprile 1987, p. 60, Economia.

V. anche acchiappacervelli, brain drain, scaccia-cervelli.