Dragoncèllo

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dragoncello


dragoncèllo s. m. [dim. di dragone]. – 1. Piccolo drago: viperette, serpentelli, dragoncelli (Chiabrera). 2. In zoologia: a. Altro nome della filaria di Medina, verme nematode, detto anche draconcello o dracunculo, che causa la dracunculosi. b. Nome comune di alcune specie di pesci del genere Callionymus, il d. (o callionimo) macchiato e il d. (o callionimo) lira. 3. In botanica, erba perenne aromatica delle composite tubuliflore (Artemisia dracunculus), detta anche dragone, estragone, che cresce spontanea nella Siberia e nell’America Settentr., ma è coltivata in varî paesi dell’Europa: è cespugliosa, alta fino a 1 m, e ha foglie glabre, le inferiori tripartite, le superiori indivise, fiori in piccoli capolini globosi, disposti in grandi pannocchie; si usa in cucina, come aroma e come condimento, e in profumeria per l’estrazione, dalle sommità fiorite, dell’«essenza di estragone», di colore giallo, odore di anice e sapore aromatico.

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