Dormiènte

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dormiente


dormiènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di dormire]. – 1. a. Che dorme, colui o colei che dorme: un bambino d.; un dipinto a olio con figura di donna dormiente. Con questo sign. è in uso anche la forma dormente, tranne che nell’espressione i sette dormienti, i sette fanciulli di Efeso che, secondo la leggenda cristiana, furono rinchiusi in una caverna per ordine dell’imperatore Decio, e si svegliarono dopo due secoli durante il regno di Teodosio II. b. fig. Nella massoneria, di massone il quale non prende più parte attiva ai consigli dell’associazione. 2. Nell’attrezzatura navale: d. di un cavo, il punto ove è assicurato uno dei capi di una manovra corrente (per es., l’estremità fissa del cavo di un paranco); manovre d., i cavi che per la loro funzione rimangono sempre fissi (sartie, paterazzi, stralli, ecc.). 3. s. m. Nella terminologia tecnica architettonica, trave di legno inserita orizzontalmente in una qualsiasi struttura per collegare le testate delle travi che su di essa si appoggiano e, contemporaneamente, per ripartire sulla superficie di appoggio sottostante i carichi trasmessi dalle testate medesime. Nelle costruzioni navali in legno, d. dei bagli, robusta trave longitudinale che, fissata alle ordinate, sostiene le estremità dei bagli dei varî ponti. 4. In botanica, gemma d. (detta anche assopita o nascosta), gemma di pianta che rimane in riposo anche per diversi anni (un secolo nella quercia) e si può sviluppare accidentalmente; l’agg. è anche riferito ai primordî di radici caulogene che di solito non si sviluppano (per es., quelli di cui sono forniti i rami di salice). 5. s. m. Nome toscano del fungo marzuolo (v. marzuolo).

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