Distrùggere

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distruggere


distrùggere v. tr. [dal lat. destruĕre, comp. di de- e struĕre «innalzare, costruire»] (io distruggo, tu distruggi, ecc.; pass. rem. distrussi, distruggésti, ecc.; part. pass. distrutto). – 1. a. Abbattere, guastare, disfare, per lo più con azione o con mezzi violenti, scomponendo le parti d’un oggetto, dissolvendo, riducendo in rovina, in modo che la cosa sia resa definitivamente inutilizzabile o non ne rimangano talora neppure le tracce: i Romani distrussero Cartagine; città distrutta da un terremoto; bosco distrutto da un incendio; la grandine, le cavallette hanno distrutto tutto il raccolto; la cancrena distrugge i tessuti; d. manoscritti, lettere, documenti, le prove d’un delitto. b. Annientare vite umane: l’epidemia distrusse gran parte della popolazione; l’esercito fu distrutto. c. Ridurre al niente, nella frase nulla si crea e nulla si distrugge. d. ant. Liquefare, struggere: d. la cera, il lardo. 2. Usi fig.: a. Rendere inutile: ha distrutto tutta la mia opera, le mie fatiche. b. Togliere completamente e definitivamente: d. la felicità, le illusioni, le speranze, l’amore di una persona, la pace di una famiglia. c. Annullare: Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio (Dante). d. letter. Consumare a poco a poco, fisicamente o spiritualmente: vedi come cotale donna distrugge la persona di costui (Dante); cieco desir che ’l cor distrugge (Petrarca). Nell’intr. pron., distruggersi, ridursi in cattive condizioni di salute, consumarsi nel fisico (si sta distruggendo!) o nello spirito (più com. struggersi). ◆ Part. pass. distrutto, anche come agg., nei varî sign. del verbo: paese, esercito distrutto; soprattutto in alcune particolari accezioni: una famiglia distrutta, per morte o distacco di alcuni suoi componenti; il suo fisico è ormai distrutto, consunto da malattia; io son distrutto, Né schermo alcuno ho dal dolor (Leopardi); nell’uso poet. (spec. negli stilnovisti), distrutta mente, distrutto core, occhi distrutti, e sim., annichiliti dalla potenza dell’amore; ant., liquefatto, strutto: cera distrutta.

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