Deviazione

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deviazione


deviazióne s. f. [dal lat. tardo deviatio -onis]. – 1. a. Il deviare da un determinato percorso, cambiamento di direzione; più che l’atto di lasciare la via ordinaria, indica il fatto di seguire una via diversa: durante il viaggio da Roma a Milano, ho fatto una d. per Perugia; d. di un corso d’acqua; d. di una linea telefonica (anche con sign. attivo). In senso fig.: d. da una regola di condotta; d. dalla fede, da una direttiva politica; d. dall’argomento; anche come sinon. di perversione: d. morale, d. sessuale, ecc. In sociologia, allontanamento dalle mete dominanti in un sistema sociale o dai mezzi per conseguirle ritenuti legittimi in quel sistema. b. Spostamento dalla linea o dalla posizione regolare: d. della spina dorsale. 2. Con sign. più tecnici (in alcuni dei quali è sinon. di deflessione): a. In fisica, spostamento, per una causa qualsiasi, di un corpo mobile da una sua ben determinata traiettoria: d. di elettroni ad opera di campi elettrici o magnetici; in partic., modificazione che la traiettoria di un corpo subisce per effetto della rotazione terrestre (per es., la deviazione verso est di un grave che cada liberamente in prossimità della superficie della Terra). b. In aeronautica, il movimento laterale di un velivolo rispetto al suo piano di simmetria, detto anche, impropriam., deriva; angolo di d., l’angolo che la velocità del velivolo forma con il piano medesimo. c. In ottica, modificazione del cammino rettilineo di raggi che si rifrangano o si riflettano; in partic., d. in un prisma, v. prisma; d. einsteiniana della luce, spostamento dal cammino rettilineo che un raggio di luce subisce, secondo la teoria della relatività, passando in prossimità di un corpo. d. In metrologia e in statistica, in relazione a una serie di misure di una grandezza, la differenza (detta anche scarto o scostamento) tra una delle misure e un’altra quantità dedotta dall’intera serie (per es. il valore medio); d. tipica (o d. standard o d. quadratica media), la radice quadrata del valore medio dei quadrati delle deviazioni dal valore medio. e. D. del filo a piombo, spostamento, per effetto della forza centrifuga dovuta alla rotazione terrestre, della direzione del filo a piombo dalla direzione del raggio terrestre. f. D. (o deflessione) di uno strumento di misura, spostamento dell’indice rispetto alla posizione di zero o di riposo. g. D. oculare, in oculistica, lo spostamento dell’asse visivo di uno o di entrambi gli occhi dalla normale direzione, caratteristico dello strabismo e dell’eteroforia. h. In sierologia, d. (o fissazione) del complemento, v. complemento, n. 5. 3. Nella bussola magnetica, l’angolo che l’asse dell’ago magnetico forma col meridiano magnetico del luogo, per effetto della presenza di masse magnetiche in prossimità della bussola. In partic.: d. quadrantale (v. quadrantale1); d. semicircolare, dovuta al magnetismo permanente delle parti metalliche della nave e della bussola medesima (cambia di segno ruotando la bussola di 180°).

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