Debunking

Neologismi (2020)

debunking


s. m. inv. Opera di demistificazione e confutazione di notizie o affermazioni false o antiscientifiche, spesso frutto di credenze, ipotesi, convinzioni, teorie ricevute e trasmesse in modo acritico. ♦ La tendenza naturale della più seria letteratura americana, in ambedue i dopoguerra, è stata il «debunking», la «demolizione»: smontare i «miti» retorici, rovesciare i piedistalli degli eroi, mettere a nudo le miserie e la brutalità del meccanismo in un esercito. (Ugo Stille, Corriere della sera, 21 febbraio 1954, p. 3) • Nel frattempo i Democratici preparano la controffensiva politica nei confronti del governatore, con un progetto di racconto – in Rete, nelle piazze, nelle feste democratiche – delle «mistificazioni amministrative, e non giudiziarie» del governatore, come spiega il consigliere regionale Giuseppe Civati. Un metodo che si chiama "debunking" e che servirà a dimostrare «che c'è una eccellenza dei lombardi, ma che l'eccellenza lombarda di cui parla Formigoni è solo nella sua testa». (Oriana Liso, Repubblica, 28 maggio 2012, Milano, p. 3) • E poco importa se oggi, parlando di Web, si usano termini più difficili (debunking) a indicare la tecnica per destrutturare le bufale, che si rivela molto più complicata della loro messa in circuito. (Angelo Picariello, Avvenire.it, 30 novembre 2016, Attualità) • [Francesca] Borri, nella sua biografia sul Fatto Quotidiano, dice di sé: “In quello che scrivo, in genere, qualcosa esplode, qualcuno muore”; “Le mie storie sono a km zero, cioè raccontate non con un copia&incolla da internet, con telefonate, voci, pezzi di altri, ma toccate con mano, fango alle caviglie: storia raccontate dalle vene del mondo”. Stavolta non è morto nessuno, però è esploso il debunking: su Twitter da giorni i maldiviani recapitano smentite alla “giornalista di guerra, freelance, cioè indipendente” (freelance non è un attributo etico: significa non assunto, probabile partita iva). (Simonetta Scandivasci, Foglio.it, 2 febbraio 2019, Esteri).

Dall’ingl. debunking (propriamente ‘smascheramento’).

Già attestato nel 1941, secondo lo Zingarelli 2020.