Casa. Finestra di approfondimento

Sinonimi e Contrari (2003)

Fabio Rossi

casa. Finestra di approfondimento

Tipi di abitazione - C. è il termine più generico per designare il luogo coperto destinato all’abitazione di una o più persone o famiglie. Ha tutta una serie di sinon. più specifici secondo le caratteristiche fisiche e la tipologia. Una villa è una casa lussuosa, destinata per lo più a una sola famiglia (esistono peraltro anche ville bifamiliari o trifamiliari); più piccoli e meno sfarzosi saranno una villetta o un villino. Palazzo o palazzina (più bassa e spesso più elegante) indicano una costruzione (in verticale) contenente più appartamenti. Da non confondere quest’uso com. di palazzo con un altro sign., limitato ormai quasi solo a denominazioni cristallizzate, di «castello o grande dimora sfarzosa»: Palazzo reale; Palazzo Madama.

Con uso assol., palazzo (spesso con l’iniziale maiusc.) indica anche il centro del potere: le congiure di palazzo. Anche condominio indica un insieme di più abitazioni, ma, mentre palazzo e palazzina si riferiscono all’aspetto architettonico, condominio rimanda all’organizzazione e all’amministrazione: riunione di condominio; convivenza di condominio. Palazzi dall’aspetto spesso modesto, dal costo relativamente contenuto e talora assegnati con forti riduzioni di spesa a famiglie povere sono chiamati c. popolari. Al sing., si può parlare anche di casamento, nel senso di «grande casa, non di lusso, adibita all’abitazione di più famiglie». Un palazzo particolarmente squallido, massiccio e popolato viene anche detto, spreg. o scherz., casermone. Casale, casolare o cascina, e l’ormai non com. c. colonica, indicano una c. di campagna con annesso terreno.

Un appartamento è un’abitazione posta all’interno di una struttura di più abitazioni consimili (di solito un palazzo, ma anche un residence, inteso come insieme di più villette o palazzine adiacenti) destinata, solitam., a un unico nucleo familiare. Un appartamento può anche essere detto c., che è termine più com.: la mia c. è al terzo piano. Se l’appartamento è costituito da una sola stanza (oltre ai servizi) è un monolocale. Attico è invece l’ultimo piano di un palazzo, arretrato rispetto alla facciata. Se è costituito da due piani, si parla in genere di attico e superattico; un ultimo piano, e con il soffitto spiovente, sarà invece una mansarda. Un appartamento che si trovi in gran parte sotto il livello del terreno è detto seminterrato. Recente l’uso in ital. del termine ingl. loft, per designare un monolocale di notevoli dimensioni, generalm. ricavato da magazzini in disuso, particolarm. in voga, secondo l’influenza nordamericana, tra artisti e persone di status medio-alto. Una baita è una piccola casa di montagna, col tetto molto spiovente e costruita in gran parte in legno; analogo è lo chalet; se la baita è in alta quota, e destinata all’accoglienza di turisti, sciatori o scalatori, è detta rifugio. Baracca è una casa costruita con mezzi di fortuna (lamiera, cartone, legname di scarto e sim.), abitata da persone molto povere. Abituro, bicocca e catapecchia indicano case brutte e squallide.

Varietà di registro - Lo stile e il contesto determinano vari sinon. di c., dai più o meno burocr. abitazione e domicilio (ormai quasi esclusivo della modulistica), a residenza (sia burocratico, sia ricercato, secondo i contesti: la residenza estiva degli Asburgo); dai tecnicistici o burocratici fabbricato e stabile, al ricercato alloggio (adatto per lo più per abitazioni temporanee, come alberghi e sim.: dovrei trovare un alloggio per una settimana; in questo senso è più usato il fam. sistemazione), al lett. dimora.

Significati estensivi - Talora con c. si intende il luogo degli affetti, con il sinon. famiglia e, in senso allargato, patria: quando sono con voi mi sento proprio a casa. Sinon. più ricercati, talora lett. e poet., sono focolare, nido, tetto: quella pace godrò, che in regio tetto / lunge da te questo mio cor non gode (P. Metastasio). C. è anche spesso usato per introdurre un cognome ƒpronto, qui c. Benelli), e in questo senso è sinon. più com. di famiglia. Solo per cognomi illustri e storici si può usare casata, stirpe, schiatta: gli amori della c. reale inglese; la storia di c. Savoia.