Bruco

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bruco


s. m. [lat. tardo brūchus, dal gr. βροῦχος o βροῦκος] (pl. -chi). – 1. Genere di insetti coleotteri della famiglia bruchidi (lat. scient. Bruchus), le cui larve si sviluppano a spese di semi di varie piante, soprattutto leguminose. 2. Nel linguaggio comune, nome di varie larve di insetti bruchidi (b. dei piselli, b. delle lenticchie, b. dei fagioli, ecc.), e anche di vermi; in partic. le larve delle farfalle, che hanno corpo allungato, cilindrico, nudo o coperto di peli talvolta urticanti. 3. Nell’uso fam. tosc., come agg., di persona poverissima e male in arnese: noiato di starsene Lì b. e derelitto (Giusti); e più efficacemente nudo b. o nudo e bruco: voglio tu sappia che ti piglierei anche se ti sapessi nuda bruca (Pratolini). ◆ Dim. bruchétto, bruchino e brucolino.

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