Autonomia differenziata

Neologismi (2019)

autonomia differenziata


loc. s.le f. Nell’ordinamento statale repubblicano italiano, forma di potestà legislativa originariamente propria delle Regioni a statuto speciale, trasferibile dal 2001 anche alle Regioni a statuto ordinario sulle competenze che, secondo l’articolo 117 della Costituzione, appartengono alla legislazione concorrente con lo Stato. ♦ «L'obiettivo della Sùdtiroler Volkspartei – è scritto nella risoluzione – rimane quello di raggiungere una autonomia del Sud Tirolo reale, piena e internazionalmente garantita. Base essenziale per garantire l'autonomia è l'ancoraggio internazionale». Un ancoraggio che dovrebbe essere assicurato con l'appoggio dell'Austria e «dovrà costituire un argine contro la violazione della nostra autonomia differenziata». (Giuliano Marchesini, Stampa, 24 novembre 1991, p. 9, Cronache) • Le Regioni chiedono poi la previsione di forme di autonomia differenziata per le Regioni a Statuto ordinario e una organizzazione amministrativa basata sul principio di sussidiarietà, demandando al legislatore statale o regionale, secondo le attribuzioni, la individuazione dell'amministrazione di volta in volta competente. (Repubblica, 4 agosto 2000, p. 4, Politica interna) • È la proposta contenuta in un ordine del giorno di Andrea Fluttero e Luca Bona, capogruppo e consigliere regionale di Forza Italia. "Siamo in fase di trattativa con lo Stato per la concessione di autonomia differenziata? – spiegano i due – Bene la Tav rientri nella partita e la Regione ridiscutendo i residui fiscali, quasi 10 miliardi l'anno che il Piemonte versa più di quanto riceve dallo Stato, chieda al Governo un'adeguata cifra pluriennale che utilizzeremo per cofinanziare l'opera". (Ansa.it, 31 ottobre 2018, Piemonte) • La frenata del treno dell’autonomia differenziata si intuiva già dalla lettura dell’ordine del giorno del consiglio dei ministri: «Comunicazioni in merito ai procedimenti in corso ai sensi dell’articolo 116...». Poi è arrivata una dichiarazione «difensiva» della ministra Stefani: «La procedura non prevede che il consiglio dei ministri voti i testi. Siamo consapevoli che il percorso è ancora lungo». Infine, poco prima che la ministra leggesse in consiglio la sua relazione, il M5S ha diffuso un report costi-benefici dell’autonomia regionale: «Il ruolo del Parlamento è a rischio. No a cittadini di serie A e di serie B. No alla secessione dei ricchi». E così, in un gioco di specchi, anche Salvini si è acconciato a dire «non ci saranno cittadini di serie A e B», annunciando un «vertice politico» con Conte e Di Maio. (Dino Martirano, Corriere della sera.it, 14 febbraio 2019, Politica)

Composto dal s. f. autonomia e dall’agg. differenziato.

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