Andare²

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andare2


andare2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. L’atto dell’andare, del muoversi: Non impedir lo suo fatale a. (Dante). b. Facoltà di camminare: nel suo nome s. Piero rendette l’a. al zoppo (Cavalca). 2. Modo di camminare, andatura, portamento della persona nel muoversi: lo riconobbi dall’a.; Non era l’andar suo cosa mortale (Petrarca); un cappuccino che, anche così da lontano e così di fuga, aveva tutto l’andare ... del padre Cristoforo (Manzoni). 3. Anticam. fu usato anche con altri sign.: modo di procedere, di comportarsi; usanza, costume; foggia, stile, maniera; e con valore concr., passaggio, viottolo, sentiero e sim. In tutte queste accezioni, spesso anche al plur. 4. Locuzioni: a lungo a., seguitando per molto tempo (nell’uso ant. e poet., anche con l’articolo: Pandolfo mio, quest’opere son frali Al lungo andar, Petrarca; amico in terra al lungo andar nessuno Resta a colui che della terra è schivo, Leopardi). Con l’andar del tempo, a mano a mano che il tempo passa, alla fine; di buon a., di buon passo; di (o con) quest’a., di questo passo, in questo modo: con quest’a. non si finisce più; a tutt’a., velocemente: il treno correva a tutt’a.; abbondantemente: pioveva a tutt’a.; senza freno: spende a tutt’a.; sull’a., a somiglianza: è una canzone sull’a. di un vecchio motivo popolare; un a. e venire, un viavai, un movimento continuo: un a. e venire di gente, così affollato, così incessante (Manzoni). Ant. e poet., aver poco andare a qualche cosa (dove però andare conserva in parte il suo valore verbale), mancar poco: S’i’ guardo e giudico ben dritto, Questi avea poco a. ad esser morto (Petrarca); A desiar colei Che d’ogni affanno il tragge, ha poco andare L’egro mortal (Leopardi).