ZUCCA

Enciclopedia Italiana (1937)

ZUCCA (latino scientifico: cucurbita; fr. courge; sp. calabaza; ted. Kürbis; ingl. pumpkin)

Augusto BEGUINOT
Alberico BENEDICENTI

Genere della famiglia Cucurbitacee (Linneo, 1735). comprendente una decina di specie, delle quali le perenni sono certamente originarie dell'America Centrale, le tre annuali (C. pepo L., C. maxima Duch. e C. moschata Duch.) secondo alcuni sono anche centro-americane, secondo altri dell'Asia meridionale.

Per l'origine americana della C. moschata depone, secondo L. Wittmack, il rinvenimento dei suoi semi nelle antiche tombe di Ancón e sembra certo che le zucche fossero coltivate dagl'Indiani degli Stati Uniti prima della scoperta dell'America, donde la coltura si estese nei paesi intertropicali del vecchio e nuovo mondo e, dal Cinquecento, in Europa, ma non si sa con precisione da chi e in quale epoca ci furono portate. Il nome di zucca da farina o da vino si applica a Lagenaria (v.) di certa origine asiatico-meridionale.

L'importanza delle zucche è principalmente alimentare, ma nelle numerose razze ottenute dalla coltura ve ne ha di non eduli e che si coltivano per ornamento. La specie più comune negli orti in forme assai diverse è la C. pepo di cui la più diffusa è la var. italica Tod. (cucurbitella Bég.) che è la comune zucchetta, ricorderemo poi la C. maxima var. neapolitana Tod. (frutti enormi di un diametro fino a quasi un metro) e la C. moschata (frutti piccoli a forma di uovo o di pera). Le zucche più grandi e scadenti formano un buon foraggio per i suini.

I semi di zucca sono molto usati dal volgo per farne preparati vermifughi in genere e particolarmente tenifughi. Una pasta zuccherata fatta con semi di zucca e presa a digiuno, facendo digiunare il paziente anche il giorno precedente, porta non di rado all'effetto desiderato.

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