Zagabria

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(croato Zagreb; ted. Agram) Capitale della Croazia (685.587 ab. nel 2018). Si estende tra 120 e 163 m s.l.m. presso le pendici meridionali della Zagrebačka Gora, in prossimità del corso della Sava. La città, ricostruita dopo il terremoto del 1880, presenta un attivo settore secondario (industrie meccaniche, chimiche, elettrotecniche, grafiche, dell’abbigliamento), il cui sviluppo è in buona misura dovuto alla posizione nodale occupata da Z. rispetto alle grandi vie di comunicazione europee. È sede di università (fondata nel 1669) e dell’Accademia croata delle scienze e delle arti (1867).

Sebbene siano presenti tracce di frequentazione fin dal paleolitico, Z. è di origine medievale. Nel 1093 Ladislao il Santo re d’Ungheria vi eresse un vescovato. Nel 12° sec. accanto alla città ecclesiastica si andò sviluppando un Comune libero di artigiani e commercianti. Nel 1242 Z. fu riconosciuta libera città regia da Bela IV re d’Ungheria e di Croazia. Dopo che nel 16° sec. i Turchi ebbero occupato la maggior parte del territorio croato, Z. diventò gradualmente il centro politico, scientifico e letterario dei Croati compresi nel regno degli Asburgo. Dal 1867 fu capitale della Croazia e Slavonia, provincia autonoma del regno d’Ungheria. Nel 1941 divenne la capitale del Regno di Croazia; liberata nel 1945 dalle forze partigiane di Tito, seguì le sorti della Croazia, fino al 1991 Repubblica federata della Iugoslavia.

Fra i monumenti di rilievo: cattedrale (fondata nel 1094, ricostruita in forme gotiche dopo la distruzione dei Mongoli nel 1242, e più volte rimaneggiata); S. Marco (13° sec., restaurata); Palazzo Arcivescovile (costruito nel 18° sec. su fortificazioni del 16°); S. Caterina (1620-32), mutuata sulla chiesa del Gesù di Roma (interno restaurato nel 18° sec.); edifici tardobarocchi e neoclassici (Palazzo del Governatore, 1800, e Palazzo Dvorana, 1837-40, di Felbinger). Tra gli edifici del 20° sec.: Banca della Croazia e Slavonia (1905), dello Studio Hönigsberg & Deutsch; Sede della Borsa (1923-25), di V. Kovačić. Numerosi e importanti i musei: gallerie dedicate all’arte classica e a quella contemporanea, Museo della città, delle arti e dei mestieri, Museo archeologico, etnografico ecc. La Biblioteca universitaria, il cui primo nucleo risale al 17° sec. come biblioteca del Collegio dei Gesuiti, divenne pubblica nel 1818 e universitaria nel 1876.

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