Rihm, Wolfgang Michael

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Musicista tedesco (n. Karlsruhe 1952). Allievo di E. Werner, K. Stockhausen e K. Huber, autore prolifico e tra i contemporanei più eseguiti nel mondo è considerato un caposcuola della cosiddetta corrente neoromantica che, abbandonando le problematiche linguistiche della Nuova Musica, ricerca una libertà d'espressione al di fuori dei dogmatismi delle recenti avanguardie europee, in contrapposizione con l'avanguardia postweberniana di matrice strutturalista. Dotato di una singolare versatilità di linguaggio, grazie al recupero di concezioni formali tardoromantiche e della prima atonalità, pur senza concessioni a nostalgie stilistiche, R. si è imposto come uno degli autori più interessanti della seconda metà del Novecento. La sua vasta produzione spazia dal genere sinfonico al teatro musicale. Della prima fase della sua produzione sono rappresentativi il concerto per violino e orchestra Lichtzwang (1975-76) e vari pezzi orchestrali, tra cui Morphonie (1972-73) per quartetto d'archi e orchestra e Dis-Kontur (1974). Nelle opere degli anni Ottanta emerge una maggiore economia di mezzi formali e strumentali. Riacquistano peso gli autori d'avanguardia frequentati negli anni della formazione, mentre gli evidenti processi tematici e di elaborazione motivica che contraddistinguono le opere precedenti lasciano il posto a una maggiore fluidità e astrazione. A livello vocale, il testo non viene più trattato in maniera tradizionale, ma è occultato mediante una disgregazione in sillabe e singoli fonemi, come nel ciclo Chiffre (1982-1988), in Klangbeschreibung (1982-1987) e in Kein Firmament (1988). Una tendenza all'astrazione segna anche le opere strumentali più recenti: Et nunc ii, per fiati e percussioni (1992-93), Sphere (1994), Deus passus (2000), Nachstudie (2002), Grave (2005), Jagden und Formen (2008), Dionysus-Dithyrambs (2010). Al contempo, R. ha continuato a raffrontarsi con i generi tradizionali (quartetto d'archi, orchestra, pianoforte solo, e altri ancora). È stato compositore residente del Festival di Lucerna (1997), della Berliner Philarmoniker (1997-98) e del Salzburger Festspiele (2000). Tra i riconoscimenti e i premi che ha ricevuto si ricordano: il dottorato honoris causa della Freie Universität di Berlino e lo Jacob Burckhardt Preis della Johann Wolfgang von Goethe Stiftung risalenti entrambi al 1998 e l'Ernst von Siemens Preis (2003).

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