Wittelsbach 〈vìtëlsbakℎ〉. - Famiglia principesca tedesca, che si ritiene abbia avuto per capostipite Luitpoldo, cugino dell'imperatore Arnolfo, margravio della Marca orientale, caduto nel 907 combattendo contro gli Ungari. Della famiglia ducale bavarese dei Luitpoldingi una linea collaterale fu quella dei conti di Scheyern che nel 1115 assunsero il nome del castello di Wittelsbach (presso Aichach, 20 km a NE di Augusta). Conferita intorno al 1120 dall'imperatore Enrico V la contea del Palatinato bavarese a Ottone V, il successore di costui Ottone VI (I come duca), fedele seguace di Federico Barbarossa, ottenne l'investitura del ducato in Baviera nel 1180, dopo la ribellione di Enrico il Leone. Nel cinquantennio successivo i W. accrebbero notevolmente i loro dominî in Baviera e Ottone II (1231-53) mediante il suo matrimonio con Agnese di
1. Linea bavarese. - La dignità imperiale offrì a Ludovico il Bavaro la possibilità di svolgere una proficua politica familiare con l’insediamento dei suoi figli nel
2. Linea palatina. - Il patto di famiglia di Pavia (1329) conteneva, tra l'altro, una clausola che fissava l'alternanza della dignità elettorale tra le due linee. Ruperto I (m. 1390) ripudiò tuttavia ben presto tale impegno ed ebbe riconosciuta da Carlo IV, con la Bolla d'oro, l'ereditarietà della dignità elettorale alla propria linea. Alla decadenza della linea bavarese dopo la morte di Ludovico il Bavaro, corrispose pertanto la fioritura della linea palatina, che con Ruperto III ottenne la corona di re di Germania (1400-10). Anche alla linea palatina non tardarono tuttavia a presentarsi i pericoli costituiti dalle lotte familiari e dagli smembramenti territoriali, e alla morte di Ruperto i dominî della famiglia furono ripartiti tra i quattro figli superstiti. Ludovico III (m. 1436), il maggiore dei quattro, ereditò la dignità elettorale (residenza