WINDISCH-GRÄTZ

Enciclopedia Italiana (1937)

WINDISCH-GRÄTZ

Franco Valsecchi

Famiglia dell'aristocrazia austriaca, originaria della Stiria. È ricordata per la prima volta in documenti della prima metà del sec. XIII. Nei secoli XIV e XV emerge per cariche e potenza nella nobiltà stiriana; nel sec. XVI viene elevata alla dignità baronale (1551) e comitale (1557) con Pancrazio di W. (1525-91), che partecipò attivamente alle lotte tra aristocrazia e assolutismo, tra Riforma e Controriforma. Dopo un periodo di crisi (ben 35 W. si trovano fra gli emigrati protestanti) la famiglia si inquadra nel nuovo ordine assolutistico e cattolico: alla fine del sec. XVII Gottlieb Amadeus (1630-95) riveste la carica di vicecancelliere dell'Impero. Nel sec. XVIII Josef Niklas (1744-1882), filosofo e illuminista, prende posizione nei suoi scritti contro l'assolutismo di Giuseppe II e la democrazia della rivoluzione francese. Suo figlio Alfred Candidus, nato a Bruxelles l'11 maggio 1787, morto a Vienna il 21 marzo 1862, fu il primo ad assumere il titolo principesco conferito alla famiglia nel 1804. Dedicatosi alla carriera militare, combatté nelle campagne del 1813-14 contro Napoleone. Nel 1840 fu nominato comandante militare della Boemia. Durante la rivoluzione del 1848 fu l'esponente della reazione militare. Già allo scoppio della rivoluzione di marzo a Vienna aveva avuto dalla corte pieni poteri come governatore militare e civile della città: ma, concessa la costituzione, aveva dovuto deporre l'incarico. Ritornato in Boemia, si concentrarono su di lui le speranze della reazione, specialmente dopo l'energica repressione della rivolta dell'11 giugno a Praga, che costò la vita a sua moglie. Allo scoppio della seconda rivoluzione viennese dell'ottobre fu nominato feldmaresciallo e comandante supremo di tutte le forze, ad eccezione dell'armata d'Italia. Il 31 ottobre, dopo breve assedio, entrò in Vienna, e vi ristabilì l'ordine con mano ferrea. Si volse quindi a reprimere la rivoluzione ungherese: il 5 gennaio 1849 entrò in Budapest. La vittoria riportata a Kapolna contro gli Ungheresi alla fine di febbraio segna il culmine della sua ascesa: nei mesi seguenti agl'insuccessi militari si accompagnò la disgrazia politica. Venuto in contrasto con il cognato principe di Schwarzenberg, presidente del consiglio, che rappresentava la corrente assolutistica e unitaria, mentre egli parteggiava per una soluzione aristocratico-federalista, il 12 aprile gli venne tolto il comando. Durante la guerra del 1859, inviato a Berlino a trattare l'alleanza prussiana, gli fu affidato il comando della fortezza federale di Magonza. Nel 1861 fu nominato membro della Camera dei signori. Suo nipote Alfred, nato a Praga il 31 ottobre 1851, morto a Vienna il 24 novembre 1927, fu una delle personalitá più in vista del partito conservatore nella Camera, dei signori e nella dieta boema. Dal novembre 1893 al giugno 1895 fu presidente del consiglio. Vicepresidente della Camera dei signori dal 1892, ne fu presidente dal 1897 al 1918.

Bibl.: Sulle origini della faiglia W., v. K. Tangl, Windischgrätz und die Herren von W., in Mitteilungen des historisches Vereins f. Steiermark, 1863-67, fascicoli 12, 13 e 15; e, in polemica col precedente, J. Gebhard, Die Abstammung der Fürsten von W., ibid., 1871, fasc. 19. Sulla genealogia, v. C. v. Wurzbach, Biographisches Lexicon des Kaiserthums Österreich, LVII, Vienna 1889. Sul feldmaresciallo Alfred Candidus, v. Der k. k. Feldmarschall Fürst W., eine Lebenskizze eines Zeitgenossen, Vienna 1886, 2ª ed., 1898; e soprattutto P. Müller, Feldmarschall Fürst W., Vienna-Lipsia 1934. Su Alfred W., cfr. A. Czedik, Zur Geschichte der k. k. österr. Ministerien 1861-1916, II, Vienna 1917.