COBBETT, William

Enciclopedia Italiana (1931)

COBBETT, William

Philip Chesney Yorke

Scrittore e uomo politico inglese nato a Farnham nel Surrey il 9 marzo 1762 da poveri contadini, morto il 18 giugno 1835 presso Guidford. Fu dapprima scritturale nello studio d'un avvocato a Londra e più tardi si arruolò in un reggimento di fanteria. Durante il servizio militare si dedicò con grande diligenza allo studio della lingua inglese e lesse i migliori autori. Lasciato il servizio militare (1791) fu minacciato d'arresto per aver accusato di peculato alcuni ufficiali. In conseguenza di ciò andò in Francia, ove studiò la lingua e la letteratura francese; in seguito andò negli Stati Uniti, ove insegnò l'inglese a emigrati francesi fra i quali il Talleyrand. Colà ottenne presto fama letteraria, principalmente per la pubblicazione delle Observations on the Emigration of a Martyr to the Cause of Liberty, risposta al Priestley, che allora era stato bene accolto in America come vittima del cattivo trattamento inglese. Il C. aprì un negozio di libraio e divenne famoso per le sue critiche al governo americano e per le lodi agl'Inglesi; fu processato per gli attacchi contro la Spagna e contro uomini politici americani.

Nel 1800 tornò in Inghilterra ormai noto e si presentò come un difensore dell'ordine, della monarchia e della legge. Ricevette aiuti da Windham e da altri uomini del partito del Governo, nel 1801 pubblicò The Porcupine e nel 1802 aprì una libreria in Pall Mall. Nel medesimo anno cominciò il Cobbett's Weekly Political Register che fu diffusissimo fra il popolo e continuò con rare interruzioni fino alla morte del C. Si oppose alla pace di Amiens, pubblicò Letters to Lord Hawkesbury e Letters to H. Addington (Londra 1802) e rifiutò d'illuminare le sue finestre che furono prese di mira dalla folla tumultuante. Intorno a quel tempo (1804) le sue opinioni politiche mutarono e cominciò ad avere idee radicali. Fu multato di 2000 lire sterline nel 1809 e imprigionato per tre anni a causa d'un suo commento intorno alla punizione di certe truppe che si erano ammutinate; alla sua liberazione gli fu offerto un banchetto, ma, trovandosi indebitato per 34.000 lire sterline, nel 1811 fuggì negli Stati Uniti. Qui scrisse la English grammar, della quale furono vendute 10.000 copie in un mese; tornando in Inghilterra per rendere onore alla memoria di Thomas Paine, già da lui severamente criticato, ne portó via le ossa, ma il suo atto fu vano: i resti di Paine non destarono nessun interesse e dovettero essere risepolti. Dopo molti tentativi infruttuosi nel 1830 fu eletto da Oldham membro del Parlamento; pare però che facesse poca impressione durante la sua breve presenza alla Camera.

C. compose anche opere storiche pregiate, come A Parliamentary History (Londra 1806-20); la Hisiory of the Regency and Reign of George IV (Londra 1830-34), con una difesa della regina Carolina, della quale il C. aveva abbracciato la causa; e una History of the Protestant Reformation in England and Ireland (1824-27), che fu tradotta in francese (Parigi 1826) e in italiano (Lugano 1827).

Bibl.: R. Huish, Memoirs of W. C., Londra 1836; E. I. Carlyle, W. C., Londra 1904; E. Smith, in Dict. of Nat. Biogr., IV; L. Melville, Life and Letters of W. C., Londra 1913; G. D. H. Cole, Life of W. C., Londra 1925.

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