Raabe, Wilhelm

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Scrittore tedesco (Eschershausen, Braunschweig, 1831 - Braunschweig 1910). Nell'epoca bismarkiana e guglielmina, segnata dal militarismo prussiano e da un crescente materialismo, R. occupa la posizione isolata di un narratore tutto legato all'interiorità, un idealista che riflette sugli aspetti problematici dell'esistenza sfumando talvolta il pessimismo di fondo nei toni di una rassegnata ironia. Esordì col breve romanzo Die Chronik der Sperlingsgasse (1857), che firmò con lo pseud. di Jacob Corvinus, narrazione idilliaca della vita di tutti i giorni in un vicolo di Berlino. Il poetico realismo che permea anche i successivi Die Kinder von Finkenrode (1859) e, soprattutto, Die Leute aus dem Walde (1863), si colora di maggiore tensione e progressivamente di un desolato pessimismo nella trilogia composta dal suo romanzo più famoso, Der Hungerpastor (1864), e da Abu Telfan (1868) e Der Schüdderump (1870). In seguito alla fondazione del secondo Reich, la sua scrittura procede verso un'esasperata interiorizzazione: Der Dräumling (1872), Horacker (1876), Krähenfelder Geschichten (1879), Alte Nester (1880), Unruhige Gäste (1886). Le prove più valide della sua ultima produzione, Stopfkuchen (1891) e Die Akten des Vogelsangs (1896), sono caratterizzate dal potenziarsi della componente umoristica.

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