Visualizzatore

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

visualizzatore


visualizzatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. di visualizzare "rendere visibile", da visuale (←)] [LSF] Dispositivo elettronico per rendere visibile qualcosa, in modo particolare informazioni numeriche date da uno strumento di misura (si parla allora di v. numerico, o digitale o, all'ingl., display) oppure immagini date da un sistema di trasmissione elettronica (tipic. il cinescopio di un televisore) o di elaborazione grafica (il monitor di un calcolatore elettronico); il signif. più comune è quello di v. numerico, i cui tipi principali sono ricordati nel seguito. ◆ [ELT] [INF] Dispositivo con cui vengono presentati i risultati di un'elaborazione. I v. sono convenientemente usati come consolle di elaboratori, come terminali per elaborazione interattiva, in sistemi per acquisizione dati e recupero informazioni, per la supervisione nel controllo di processi. Il v. video è realizzato mediante un tubo a raggi catodici, un reticolo di cristalli liquidi o un pannello elettroluminescente, sul cui schermo vengono presentate le informazioni rilevanti.Nel v. alfanumerico vengono presentati caratteri alfabetici, maiusc. e min., caratteri numerici, simb. speciali e di interpunzione, usualmente in 24 linee di 80 o 132 caratteri; questo tipo di v. permette di alterare ciascun singolo carattere, in qualsiasi posizione dello schermo, senza dover riprodurre l'intera immagine. Nel v. grafico, l'immagine viene, generalm., formata su uno schermo controllato da una scheda (detta scheda grafica), contenente unità di memoria, microprocessori, ecc., che permette di disegnare qualsiasi tipo di figura, con grande dettaglio. ◆ [ELT] V. a catodo freddo (commercialmente, Nixie): è costituito da un'ampolla cilindrica di vetro, del diametro da circa 1 cm a qualche cm, contenente, in un'atmosfera di neon (o di altri gas elettroluminescenti) a bassa pressione, un anodo e vari catodi filiformi, foggiati a cifre o simboli, ognuno dei quali diventa luminescente (cosiddetta glimmlicht) quando una tensione di circa 160 V è applicata tra esso e l'anodo, operazione affidata a un apposito circuito elettronico di comando; nelle applicazioni normali questi v., che furono sviluppati quando nell'elettronica digitale dominavano ancora i tubi termoelettronici (cioè fino agli anni '60), sono stati sostituiti da v. a cristalli liquidi e a LED. ◆ [ELT] V. a cristalli liquidi: v. che utilizzano le proprietà di cristalli liquidi: v. cristalli liquidi, applicazioni dei: II 31 e. ◆ [ELT] V. a LED: v. a matrice di punti, costituito da un certo numero di LED disposti in un supporto plastico in modo da simbolizzare per punti, mediante un opportuno sistema di alimentazione, cifre o altri simboli: v. LED: III 381 a. ◆ [ELT] V. a matrice di punti: ogni v. in cui il simbolo da visualizzare è rappresentato da un'opportuna combinazione di punti luminosi in una matrice rettangolare di un certo numero di punti; sono di tale tipo i v. a LED e quelli a plasma. ◆ [ELT] V. a plasma: v. a matrice di punti, costituito da un sottile contenitore parallelepipedo con due lamine piane a piccolissima distanza tra loro, contenenti una miscela di gas elettroluminescenti a bassa pressione (neon, ecc.); sulle facce di ciascuna lamina sono tesi fili metallici (o piste metalliche da deposizione) paralleli molto sottili e molto vicini, in due serie ortogonali tra loro; i singoli fili fanno capo a un circuito elettronico comandato dal segnale da visualizzare; si formano minuscole scariche luminescenti in corrispondenza dell'incrocio di ogni coppia di fili, uno di una serie e l'altro del-l'altra, ai quali sia applicata la tensione che determina la scarica; dato il grande numero dei punti, costituenti altrettanti pixel, tale dispositivo si presta a visualizzare, oltre che, banalmente, simboli alfanumerici, anche immagini, il che compensa ampiamente, in certe applicazioni, la notevole complessità del circuito elettronico di comando. ◆ [ELT] V. a segmenti: v. nel quale il simbolo da visualizzare è schematizzato con una combinazione di un certo numero di segmenti luminosi o altrimenti visibili (per es., scuro su chiaro, come capita con cristalli liquidi) disposti in una certa configurazione; la configurazione più diffusa è quella a 8 segmenti disposti a forma di 8 stilizzato, che, mediante l'opportuna eccitazione di certi segmenti, consente di visualizzare le cifre da 0 a 9, molte lettere dell'alfabeto e alcuni simboli convenzionali; sono di questo tipo i v. a LED (v. sopra).

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