VESPUCCI

Enciclopedia Italiana (1937)

VESPUCCI

Roberto Palmarocchi

. Famiglia, originaria del paese di Peretola, alle porte di Firenze. Si trasferì in città nel sec. XIII. Prese parte attiva alla vita pubblica, e i suoi membri esercitarono venticinque volte la carica di priore, tre quella di gonfaloniere di giustizia. I due V. dei quali si ha più antica notizia, sono Vespuccio e Spinello. Da Vespuccio nacque Lapo; dei figli di Lapo, ser Cisti fu notaio dei Signori nel 1311, Salvi fu dei Signori nel 1352 ed ebbe un figlio, Giovanni, che ottenne la stessa carica nel 1375 e nel 1387. Da Spinello nacque Vespino, i figli del quale, Bartolo e Bruno, dettero origine a due rami della famiglia.

1. Da uno dei figli di Bartolo, Michele, nacque Stagio; da Stagio, Amerigo (1394-1471). Amerigo ebbe due figli, ser Nastagio (1426-1482), che fu padre di Amerigo (v.), l'esploratore, e Giorgio Antonio (nato nel 1434), il quale fu maestro del nipote, e vestì l'abito domenicano nel convento di San Marco, vivente il Savonarola. Un altro figlio di Bartolo, Piero, generò Simone, che fece parte della Balia del 1382 e morì nel 1400. Dei figli di Simone, Piero fu de Signori nel 1427, ebbe un figlio, Bernardo, dei Signori nel 1468, e un nipote, Piero, dei Signori nel 1512. Il ramo di Piero si estinse con Vincenzo (nato nel 1537), che fu cavaliere di S. Stefano. Un altro figlio di Simone, Giovanni, fu nel 1428 nominato consigliere del re Alfonso d'Aragona; ostile ai Medici fu due volte imprigionato. Da Giovanni nacquero Simone, il figlio del quale, Niccolò (1474-1535 circa) fu amico dell'Ariosto, e Guidantonio. Questi fu dei più importanti personaggi della sua città: ambasciatore nel 1478 a Sisto IV e al re di Francia; di nuovo al papa nel 1480, '82 e '84; nel 1487 gonfaloniere di giustizia; nel 1494 e '95 ambasciatore al re di Francia, e nel '95 a Milano; nel 1498 per la seconda volta gonfaloniere di giustizia. Morì nel 1501. Le lettere che scrisse durante le sue legazioni, inedite nell'archivio di stato di Firenze, sono tra i più cospicui documenti diplomatici del suo secolo. Il figlio di Guidantonio, Giovanni (nato nel 1496), prese parte al complotto contro Piero Soderini, fu dei familiari più fidati di Lorenzo duca d'Urbino, e nel 1514 fu da Leone X inviato alla corte di Spagna. Nel 1513 lo troviamo procuratore di Ludovico Ariosto in una causa contro Pier Francesco de' Medici.

II. Da Bruno di Vespino nacque Lapo che fu dei Signori nel 1401, 1405 e 1415. Il figlio di Lapo, Giuliano, ricco banchiere, fu gonfaloniere di giustizia nel 1461. Da Giuliano nacque Piero (1432-1485), che nel 1462 e '64 fu capitano delle galee di Barberia e di Soria. Suo figlio Marco fu sposo di Simonetta Cattaneo. Il ramo di Bruno, ultimo superstite della famiglia, si estinse con Amerigo, di Paolo Amerigo di Vincenzo, il quale mori l'11 dicembre 1765.