VESPASIANO, Gonzaga, duca di Sabbioneta

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)

VESPASIANO, Gonzaga, duca di Sabbioneta

Romolo Quazza

Della linea di Bozzolo, nacque da Luigi Rodomonte e da Isabella Colonna a Fondi, feudo materno, il 6 dicembre 1561. Morto prestissimo il padre, passata la madre a seconde nozze con Carlo di Launay, principe di Sulmona, ebbe a tutore Ferrante Gonzaga, ma lo curarono principalmente la celebre Giulia Gonzaga, sua zia, e il cardinale Ercole.

Con diploma di Carlo V nel 1541 ricevette le investiture di Sabbioneta, Rivarolo, Bozzolo, Rodigo e Ostiano; paggio di Filippo (poi Filippo II) in Spagna, lo seguì nel 1848 in Fiandra. L'anno dopo fu richiamato dalla zia Giulia in Italia e sposò segretamente a Piacenza Diana di Cardona, già promessa a Cesare, figlio di Ferrante. Il consenso imperiale (13 nov. 1550) è di quasi venti mesi posteriore alle nozze.

A capitale del suo stato V. elesse allora Sabbioneta, trasformandola da villaggio in bella città, che meritò il nome di piccola Atene, arricchendosi via via di un magnifico palazzo, di una preziosa biblioteca, di una ricca collezione di sculture, di una stamperia ebraica, di una zecca pregiata (1562), di uno studio pubblico. Ottima fu l'amministrazione del piccolo stato e liberale il principe verso gli artisti e i dotti.

Soldato valoroso, due volte ferito in battaglia, V. combatté sotto le insegne spagnole agli ordini del duca d'Alba nella guerra di Parma e fronteggiò in Piemonte il Brissac; nella guerra tra Paolo IV e la Spagna, partecipò all'assedio di Ostia e lottò negli Abruzzi contro il duca di Guisa. Tra il '57 e il '59 fu in Fiandra presso Filippo II, che lo creò grande di Spagna di prima classe e gli diede il titolo di capitano generale della fanteria italiana. Nel 1559 morì Diana di Cardona, sulla fine della quale scrittori posteriori diedero spiegazioni tragiche, accusando V. di aver costretto la moglie infedele ad avvelenarsi. Queste accuse sono contestate dal Luzio, come pure quelle riguardanti la morte della seconda moglie, Anna di Aragona, duchessa di Segorbia e parente di Filippo II, sposata nel 1564 e morta nel 1567, e del figlio Luigi, avuto da lei e spentosi nel 1580.

Nel 1567 V. prestò l'opera sua in favore del duca di Mantova Guglielmo, nella repressione dei moti di Casale e nel governo del Monferrato; dando prova di energia e di oculatezza, lasciò Casale il 25 febbraio 1568, dopo il giuramento di fedeltà dei Casaleschi al duca Guglielmo. Nello stesso anno si recò in Spagna, seppe barcamenarsi tra le fazioni del duca d'Alba e di Ruy Gomez principe d'Eboli, partecipò alla lotta contro i Mori ribelli (1568), tenne il governo di Navarra (1571) e di Valenza (1575), segnalandosi nell'arte delle fortificazioni militari con l'erezione di poderose difese a Pamplona, Fonterabbia, S. Sebastiano, Orano, ecc. Nel 1576 prese stabile dimora in Italia. Fin dal 1574 aveva ottenuto dall'imperatore l'erezione di Sabbioneta in ducato, di Bozzolo in marchesato, di Ostiano in contea, con amplissimi privilegi, di cui si valse per disporre la successione a favore della figlia, principessa di Stigliano, nata da Anna. Si aprì così la lunghissima questione con la linea di Mantova.

Nel 1581 V. passò a terze nozze con Margherita figlia di Cesare Gonzaga di Guastalla; nel 1589 ottenne il titolo di altezza e morì a Sabbioneta il 26 febbraio 1591. Su questa figura singolarissima, che lasciò tracce notevoli in tanti campi, manca ancora una biografia esauriente.

Bibl.: A. Lisca, Vita Vespasiani Gonzagae Sablonetae Ducis, Verona 1592; F. Affò, Vita di Vespasiano Gonzaga, Parma 1780; A. Carli (Carlotti), Vespasiano Gonzaga duca di Sabbioneta, in Riv. Univ. di Firenze, 1876-78; G. Civita, Luigi e Vespasiano Gonzaga, signori di Sabbioneta, generali di Carlo V e Filippo II, Mantova 1913; A. Luzio, L'Arch. Gonz. di Mantova, II, Verona 1922, pp. 254 segg.; R. Quazza, Eman. Filiberto di Savoia e Guglielmo Gonzaga (1559-1580), passim, Mantova 1929.

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