VERTICILLO

Enciclopedia Italiana (1937)

VERTICILLO

Carlo Avetta

. Si dicono disposti a verticillo o verticillati i membri della pianta - sia neoformazioni, sia ramificazioni - che in numero di due o più sono inseriti intorno a uno stesso livello del membro che li porta formando come un anello, mentre quando ve n'è uno solo si parla di disposizione o tassia isolata. Si possono quindi avere verticilli fogliari, caulinari, radicali, ma i più frequenti sono quelli fogliari, sia dei nomofilli e sia degli antofilli (v. fillotassi). Vi sono casi di disposizione verticillata obbligatoria, e sono quelli della ramificazione apicale per di- o politomia, perché i due o più rami così formatisi sono forzatamente inseriti allo stesso livello. Così pure si dà qualche raro caso di falsa disposizione verticillata, quando fra i due piani consecutivi d'inserzione di membri effettivamente isolati non si è verificato l'allungamento dell'asse che li porta, tanto che essi sembrano inseriti allo stesso livello. I membri di un verticillo sono equidistanti fra loro, cioè separati da angoli uguali: se sono due, la loro distanza angolare o divergenza è di mezza circonferenza ossia 180°, se sono tre è di un terzo di circonferenza o 120° e così via. In generale i membri di ciascun verticillo, specialmente se si tratta di foglie, alternano regolarmente con quelle del verticillo precedente e sottostante, cioè corrispondono verticalmente ai vani lasciati da queste e solo per eccezione sono direttamente sovrapposte ad esse (Eucalyptus).