Ventricolo

Dizionario di Medicina (2010)

ventricolo


Cavità, talora in forma tubolare, nell’interno di un organo o di un apparato. V. del cuore, ➔ cuore.

Ventricoli cerebrali

Denominazione delle quattro cavità dell’encefalo dei vertebrati nelle quali circola il liquor cerebrospinale. Il I e il II v., o v. laterali, hanno forma approssimativamente ellissoidale, nella quale si distinguono una porzione centrale (corpo o cella media) e tre prolungamenti che derivano il proprio nome dai lobi cerebrali in cui si approfondano: il corno frontale, diretto in avanti e in alto, il corno temporale, diretto in basso, e il corno occipitale a direzione posteriore. I v. laterali comunicano col III v. per mezzo dei forami di Monro. Il III v. ha forma di imbuto con base in alto e apice diretto in senso antero-inferiore; è notevolmente appiattito in senso trasversale, di modo che le due facce laterali, costituite dalla superficie mediale del talamo e dall’ipotalamo, sono molto ravvicinate, inoltre, nella porzione superiore, talamica, sono unite da un ponte di sostanza grigia, denominato commessura o massa intermedia; il margine inferiore, o pavimento, corrisponde alla porzione della superficie ventrale del cervello occupata dai corpi mammillari e dal tuber cinereum: la sua porzione più declive continua con l’infundibolo del peduncolo dell’ipofisi; il margine superiore, o volta, nella porzione posteriore presenta l’impianto del corpo pineale, mentre in quella anteriore è costituito da un’esile lamina coroideo-epiteliale. Sulla faccia endoventricolare della tela coroidea è presente una formazione vascolare, i plessi coroidei, che, giunta in corrispondenza dei forami di Monro, li attraversa, prolungandosi nella cella media e nel corno temporale di ciascun ventricolo laterale. Nella zona posteriore del v. si apre l’acquedotto di Silvio, un canale che attraversa il mesencefalo e stabilisce una comunicazione tra III e IV ventricolo. Quest’ultima cavità ha forma losangica ed è situata tra la protuberanza anulare e il midollo allungato, che ne formano il pavimento, e il cervelletto che con due esili espansioni laminari concorre a formarne la volta. Vi si considerano due estremità, una superiore, che immette nell’acquedotto di Silvio, e una inferiore che continua nel canale centrale dell’ependima del bulbo; sono presenti due angoli laterali, i recessi laterali, nei quali si impegnano i plessi coroidei, mettendo in comunicazione il liquor cerebro-spinale endoventricolare con quello degli spazi subaracnoidei. Dal punto di vista strutturale ha particolare importanza il pavimento (➔), detto anche fossa romboidale, che contiene i centri di origine o terminazione di molteplici nervi cranici.