VENTIMIGLIA

Enciclopedia dell' Arte Antica (1966)

VENTIMIGLIA

N. Lamboglia

È l'antica Albintimilium dei Romani, Albium Intemelium dei Liguri, che l'ebbero come una delle loro prime sedi urbane. Non si conosce il sito della città preromana, mentre quella romana sorse nella breve piana costiera tra il corso del Roia e quello del Nervia, tra il II e il I sec. a. C. Quivi prosperò sino al V sec. d. C. o poco dopo; distrutta dai Barbari, si rifugiò e sopravvisse sulla collina meglio difesa a ponente del Roia, tuttora sede del Vescovado.

La città romana fu fondata con un impianto regolarissimo di forma rettangolare, cinta di mura e con torri angolari rotonde; le strade ortogonali sono acciottolate, e i primitivi edifici in grossi blocchi a secco. Gli scavi da tempo in corso, ma specialmente quelli dal 1938 in poi, hanno consentito di riconoscere le differenti fasi del suo sviluppo urbanistico, a cui corrisponde una chiara stratigrafia. Nel I sec. d. C. le vecchie mura repubblicane furono distrutte e la città fu ampliata con nuove insulae verso N, creando una nuova arteria monumentale, lastricata in pietra marmorea della Turbia, che diventò il nuovo asse cittadino. Altre insulae dovettero aggiungersi verso levante e dalla parte del mare, mentre a ponente si estese largamente la necropoli. Essa ci ha restituito, oltre a numerose tombe monumentali e a recinto, una imponente quantità di suppellettile funeraria: l'oggetto artisticamente più notevole è la rarissima patera vitrea con figura di Tritone, conservata nel Civico Museo Archeologico G. Rossi in V. stessa.

Il principale monumento superstite è il teatro, costruito nella prima metà del II sec. d. C. (scavato in successive riprese dal 1877 al 1959), con la metà inferiore della cavea quasi intatta, in pietra marmorea della Turbia. L'elemento architettonico più notevole di esso è la pàrodos occidentale, che conserva tutta la copertura a più architravi rettilinei salenti a gradini, e sorretti da mensole sagomate. Il teatro si sovrappone ad un angolo delle mura repubblicane e ad altri edifici anteriori distrutti.

Bibl.: G. Rossi, I Liguri Intemeli, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, XXXIX, 1907; P. Baroncelli, Albintimilium, in Mon. Ant. Lincei, XXIX, 1923; N. Lamboglia, in Liguria romana, 1938, I, p. 90; id., Gli scavi di Albintimilium e la cronologia della ceramica romana (Collez. di Monografie preistoriche e archeologiche dell'Istituto di Studi Liguri, II), parte I, 1950; id., Primi risultati cronologici e storico-topografici degli scavi di Albintimilium, in Rivista di Studi Liguri, XXII, 1956, pp. 91-152; id., Ventimiglia romana, Bordighera 1964.