Uiguri

Dizionario di Storia (2011)

uiguri


(o uighur) Tribù turche appartenenti alla confederazione dei ttele, note alle fonti cinesi dal tempo della dinastia Wei. Stanziate sulla Selenga (Mongolia), dal 7° sec. instaurarono un forte legame di alleanza con i cinesi, contribuendo nel 630 e nel 740 alla distruzione dell’impero dei kök türk, di cui nel 744 presero il posto. A loro si deve la prima urbanizzazione della Mongolia con la costruzione della capitale Ordu Baliq; ereditarono dai kök türk la scrittura runica, che utilizzarono nella composizione di iscrizioni celebrative. L’impero da loro fondato (744-840), pur limitato a occidente dalla presenza tibetana e dall’espansione araba (battaglia di Talas, 751), fu abbastanza potente da mettere sotto scacco gli imperatori Tang che, essendo la Cina travagliata da grandi rivolte interne, furono costretti a dipendere dall’aiuto degli uiguri. L’evento decisivo fu la conversione del khagan Tengri Bogu e l’assunzione del manicheismo come religione di Stato nel 763, al posto del buddhismo; questo portò a Ordu Baliq un gran numero di sogdiani manichei che assunsero ruoli preminenti alla corte degli u.; la loro presenza determinò importanti cambiamenti sociali e culturali, tra cui la creazione di un alfabeto uiguro corsivo derivato da quello sogdiano. Quando nell’840 ca. l’impero, indebolito all’interno e sfibrato dai continui conflitti con la Cina e il Tibet, crollò sotto gli attacchi dei kirghisi, ci fu una diaspora degli u. verso l’Asia centrale: parte si unì ai qarluq, con i quali in seguito fu creato il potente Stato dei Qaraqanidi, parte si stanziò nelle regioni del Gansu e di Turfan, fondando due regni, di religione buddhista, che sopravvissero fino al 13° sec., la cui straordinaria importanza culturale è testimoniata dai resti artistici e dai ritrovamenti di numerosi documenti, di testi letterari e di copie e traduzioni di testi religiosi (buddhisti, manichei, nestoriani). All’avvento di Genghiz Khan, gli u. d’Asia centrale si sottomisero volontariamente ai mongoli e divennero parte importante dell’organizzazione del nuovo impero, che inizialmente adottò la lingua scritta uigura per gli scopi ufficiali, creandone successivamente una propria sempre sulla base dell’alfabeto uiguro. Le regioni del Gansu e del bacino del Tarim (Uiguristan) rimasero nell’orbita del khanato Chagatai, poi Moghulistan, fino al 17° sec.; la loro islamizzazione si completò intorno al 15° secolo. Quando i manchu estesero il loro dominio sull’Asia centrale, nella seconda metà del 18° sec., trovarono una forte resistenza nell’Uiguristan (continue rivolte, fondazione nel 1865 di un regno indipendente sotto la guida di Yakub Beg), che riuscirono a incorporare formalmente solo nel 1884 come provincia del Xinjiang e che dovettero tenere sempre sotto stretto controllo militare per le ripetute rivolte. Nel 1949 l’Uiguristan, o Turkestan orientale, fu annesso alla nascente Repubblica popolare cinese.

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