UFFICI

Enciclopedia Italiana (1937)

UFFICI

Bruno Maria APOLLONJ

. Uno dei più caratteristici riflessi della moderna civiltà sull'edilizia è dato dagli edifici destinati a sede di uffici pubblici o privati. Questi, a causa del loro accentramento topografico, costituiscono il centro delle metropoli: il cosiddetto "centro degli affari", la city.

Questi edifici non assumono di solito caratteristiche esteriori particolari anche perché, specie in Italia, è raro il caso di fabbricati destinati esclusivamente a tale funzione, mentre più spesso si hanno edifici destinati prevalentemente ad attività commerciali, industriali e culturali, e che richiedono quindi che solo una piccola aliquota del complesso dei locali venga destinata a uso di uffici. Da queste considerazioni deriva una prima classificazione di questo genere di edifici in: 1. edifici destinati parzialmente a uso di uffici; 2. edifici destinati integralmente a uso di uffici.

La prima categoria comprende tutto il complesso degli edifici che ospitano le innumeri istituzioni pubbliche e private per il servizio della collettività: musei, biblioteche, scuole, stabilimenti industriali e commerciali, istituzioni queste nelle quali i locali destinati agli uffici hanno un'importanza architettonica subordinata. Su questa categoria non riteniamo quindi sia il caso d'indugiarsi.

Maggiore importanza acquistano invece, nei confronti dell'edilizia, gli edifici della 2ª categoria, in quanto la loro destinazione ha una funzione unitaria, che si riflette spesso anche in decise caratteristiche esteriori.

Fra questi è opportuno distinguere due sottocategorie, a seconda che negli uffici stessi sia prevista o meno affluenza del pubblico per lo svolgimento di determinate pratiche od operazioni. Avremo quindi una sottocategoria che comprenderà le banche e gl'istituti di credito in genere, le sedi della società esercenti servizî pubblici, quali società del gas, di distribuzione elettrica e simili; gli edifici destinati ai servizî postali, telegrafici, telefonici, ecc.; i tribunali. In questo genere di edifici i locali destinati al pubblico debbono essere chiaramente differenziati da quelli destinati agl'impiegati. Parte preponderante assumerà in essi una sala di vaste proporzioni detta appunto sala delle operazioni o sala del pubblico. L'accesso a questa sala deve essere chiaramente definito e il percorso dalla pubblica via alla sala stessa tale che la corrente di traffico del pubblico non intersechi mai le linee ordinarie di traffico degl'impiegati.

Per quanto si riferisce a questa parte della trattazione, v. banca; tribunale.

Nell'altra sottocategoria, quella in cui abbiamo compreso gli uffici che non sono normalmente frequentati dal pubblico (uffici di statistica, ecc.) ovvero in cui tutto il pubblico non possa essere avviato in un'unica o in un limitato numero di sale in quanto troppo varie le ragioni delle sue visite, si comprendono un gran numero di edifici fra i quali emerge, per la sua particolare importanza dal punto di vista dell'edilizia, il ministero (v.).

Hanno inoltre importanza notevole i varî uffici privati i quali nelle grandi metropoli, come abbiamo già notato, sono topograficamente accentrati sì da apportare un contributo essenziale alla costituzione del centro stesso degli affari e quindi del centro cittadino.

A New York, ad esempio, questo centro è costituito dall'Isola di Manhattan. Conseguenza dell'accentramento topografico è il valore altissimo di queste aree che conduce quindi al loro sfruttamento integrale mediante un numero elevatissimo di piani. Caratteristici a questo proposito gli skyskrapers americani tra i quali particolarmente notevole il R. C. A. del centro Rockefeller di New York che, in un'altezza di 260 metri, comprende 70 piani. In questo genere di edifici, maggiori altezze vengono sconsigliate dal rapporto tra le aree sfruttabili e le aree occupate dalle canne degli ascensori.

In Italia scarseggiano ancora gli edifici costruiti con esclusiva funzione di uffici; la destinazione ordinaria è infatti normalmente quella ad appartamenti di abitazione salvo poi a ridurre a uffici tutti o parte degli appartamenti dei singoli stabili. È per questo in specie che in Italia non si è ancora giunti, in questa branca dell'architettura, a tipi architettonici definiti, salvo in rare eccezioni fra le quali rammentiamo il palazzo costruito recentemente a Torino per l'amministrazione Gualino; la torre Littoria, pure a Torino; il palazzo dei Sindacati, a Milano, altre fabbriche oggi in corso di costruzione in specie a Milano e a Roma.

Richiamiamo ora l'attenzione su alcuni punti di particolare importanza per quanto si riferisce agli uffici in genere. In passato uno dei criterî base dell'organizzazione interna degli uffici conduceva a ospitare nelle varie stanze il minor numero possibile d' impiegati; oggi si tende invece a concentrare gl'impiegati in ambienti vastissimi, liberi, per quanto possibile, da ingombri intermedî quali colonne, pilastri e tramezzi, e suddivisi gli uni dagli altri e dalle corsie di disimpegno da tramezzi realizzati mediante l'impiego totale o parziale di lastre di vetro. In uffici siffatti, suddivisi in grandi reparti, ognuno dei quali destinato a una particolare mansione, risulta facilitato il lavoro e si assicura il buon rendimento dell'impiegato assoggettato a continuo controllo.

Altra questione che interessa particolarmente l'architettura e che può avere la più alta importanza sull'organizzazione interna degli uffici è quella dello schema planimetrico. Taluni propendono per uno schema a pettine nel quale quindi ogni parte dell'edificio risulta convenientemente illuminata e areata; altri, pur ammettendo l'alta importanza di una siffatta opportunità, preferiscono invece gli schemi chiusi intorno a vasti cortili centrali, schemi questi ultimi che consentono un migliore collegamento tra i varî uffici, ognuno dei quali è opportuno si svolga in un unico piano o porzione di piano. La divisione degli uffici in porzioni verticali di edificio è necessaria soltanto in casi particolari e in specie, come è già stato opportunamente notato nella voce ministero, per quegli uffici con carattere di estrema delicatezza in cui l'indipendenza con il rimanente dello stabile è necessario venga assicurata nella maniera più assoluta.

Ritornando agli schemi planimetrici, si noterà come entrambi quelli presi in esame valgano soltanto per edifici di media altezza e come invece i moderni edifici a schema tendenzialmente verticale, in particolare i grattacieli americani, siano costituiti da un nucleo compatto in cui le stanze risultano sul perimetro esterno, mentre il nocciolo interno è occupato dalle canne degli ascensori.