Turismo sostenibile

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Locuzione entrata nell'uso delle scienze sociali nel corso degli anni Ottanta, e più largamente dopo la Conferenza di Rio de Janeiro (1992), indetta dalle Nazioni Unite per individuare nuovi modelli di sviluppo economico compatibili con la conservazione delle risorse naturali. In pratica, per t. sostenibile si intende l'insieme di quelle attività di fruizione turistica che non inducono la presenza di un numero eccessivo di utenti (incompatibile con la locale dotazione di risorse), non provocano la modificazione dei paesaggi e l'alterazione del genere di vita delle popolazioni ospiti, ma, piuttosto, associano queste ultime ai benefici del t., ripartendone i costi in misura equa, garantiscono forme di protezione delle risorse ambientali, evitandone usi distruttivi, e riescono a integrare il t. nel quadro delle altre attività economiche praticate dalle popolazioni locali. Attraverso il ricorso ad alcuni strumenti, fra i quali si ricordano i sistemi di gestione ambientale (quali il regolamento comunitario EMAS II e l'ISO 14001) e le certificazioni di prodotto (quali l'Ecolabel e l'ISO 14040) si cerca di ottenere una maggiore attenzione sugli impatti e, nel contempo, il potenziamento della qualità ambientale. La messa a punto di questi strumenti, unitamente alla crescente sensibilità della domanda turistica internazionale nei confronti delle tematiche ambientali, ha originato l'istituzione di strategie locali o aziendali a favore del t. sostenibile e l'individuazione di indicatori di prestazione ambientale (o performance ambientale, locuzione con cui si indica la capacità di un sistema ambientale di raggiungere determinati standard qualitativi), relativi all'inquinamento idrico e atmosferico, alla perdita di biodiversità, all'alterazione di ambienti vulnerabili, al consumo di risorse e alla produzione di rifiuti, al congestionamento del traffico, ecc. Anche in Italia, in considerazione delle possibilità di ulteriore crescita delle attività turistiche, si sta progressivamente affermando una cultura tesa alla conservazione delle risorse, soprattutto di quelle non rinnovabili e, quindi, alla diffusione di un t. ecocompatibile. Su questa linea, l'introduzione di indicatori di performance ambientale e il ricorso alle procedure di certificazione della qualità consentono, anche al comparto del t., di promuovere forme di organizzazione delle attività e dello spazio geografico con un impatto progressivamente minore sui caratteri dell'ambiente.

Con la risoluzione del 4 dicembre 2015 l'ONU ha dichiarato il 2017 anno del t. sostenibile, riconoscendo "l'importanza del turismo internazionale, e in particolare la designazione di un Anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo, nel promuovere il tema fra il maggior numero di persone, nel diffondere consapevolezza del grande patrimonio delle varie culture e nel portare al riguardo un miglior apprezzamento di valori intrensechi delle diverse culture, contribuendo così al rafforzamento della pace nel mondo". Nell'Agenda 2030 adottata nel settembre 2015 dall'ONU, il t. è inoltre incluso in tre degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS), segnatamente: OSS 8: promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutti; OSS 12: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili; OSS 14: salvaguardare gli oceani, i mari e le risorse marine per un loro sviluppo sostenibile.

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