TRIPLICE INTESA

Enciclopedia Italiana (1937)

TRIPLICE INTESA

Pietro SILVA

. È l'intesa che risultò costituita quando l'Inghilterra strinse accordi con la Francia e la Russia, già legate fra loro nella Duplice Alleanza, sorta di fronte alla Triplice nel 1891-93 (v. duplice alleanza). I momenti caratteristici della costituzione della Triplice intesa furono due: l'aprile 1904, epoca della conclusione dell'"intesa cordiale" tra la Francia e l'Inghilterra; l'agosto 1907, epoca della conclusione dell'accordo tra la Russia e l'Inghilterra per l'Asia centrale.

Agli accordi con la Francia e con la Russia l'Inghilterra giunse dopo il suo distacco dal sistema della Triplice Alleanza, in seguito agli attriti sorti con la Germania. Perciò le fasi del movimento politico che portò alla Triplice Intesa furono sostanzialmente tre: fase dell'allontanamento progressivo dell'Inghilterra dalla Germania, che può collocarsi tra il 1895 e il 1899; fase dell'avvicinamento dell'Inghilterra alla Francia, svoltasi tra il 1899 e il 1904; fase dell'avvicinamento dell'Inghilterra alla Russia, svoltasi fra il 1905 e il 1907. Al momento della formazione della Duplice Alleanza (1891-93) l'Inghilterra si trovava in aspro attrito con la Francia e con la Russia per rivalità coloniali in Africa e in Asia, tanto che può affermarsi che una delle cause della Duplice Alleanza va trovata nell'identica posizione della Francia e della Russia di fronte all'Inghilterra, la quale, invece, in quel momento era pienamente orientata verso il sistema della Triplice Alleanza. Infatti aveva concluso un accordo mediterraneo con l'Italia e con l'Austria (1887) e un accordo africano con la Germania (1890).

Ma l'adesione dell'Inghilterra al sistema triplicista era condizionata al mantenimento di cordiali rapporti fra Londra e Berlino. Ora tali rapporti cominciarono ad essere turbati dopo il licenziamento di Bismarck (1890) e dopo i nuovi indirizzi impressi da Guglielmo II alla politica tedesca nel senso dello sviluppo di una potenza navale e coloniale e di una politica imperialista-espansionista.

Tra il 1895 e il 1899 le manifestazioni di tale nuova politica tedesca furono frequenti, irritanti e preoccupanti per l'Inghilterra. Nel 1895, inaugurazione del Canale di Kiel, con l'invito alla Francia e alla Russia di partecipare alla cerimonia inaugurale, e contemporanea approvazione del primo progetto per lo sviluppo di una grande flotta germanica. Nel gennaio 1896, telegramma di augurio e di rallegramento al presidente boero Kruger che aveva sventato il raid del colonnello britannico Jameson contro Pretoria. Tra il 1896 e il 1898 sviluppo di una politica di accaparramento della Turchia per sostituirvi l'influenza britannica in decadenza dopo gli affari armeni, politica che portò al viaggio di Guglielmo II in Oriente e alla concessione della ferrovia di Baghdād all'iniziativa tedesca, il che significava avanzata della Germania sulle vie dell'India.

Ad ognuno di questi episodi corrispose un atteggiamento di preoccupazione da parte dell'Inghilterra; tanto più che siffatta politica si accompagnava con l'impressionante ascesa della Germania verso il primato economico e demografico. Però finché permanevano le ragioni di attrito coloniale fra l'Inghilterra da una parte e la Francia e la Russia dall'altra, la politica britannica non poteva rompere i ponti con la Germania. E ciò spiega il tentativo supremo fatto nel 1899 subito dopo la gravissima crisi dell'episodio di Fashoda tra Francia e Inghilterra e al momento dell'inizio della guerra boera, dal governo Salisbury-Chamberlain per ristabilire una piena cordialità di rapporti con Berlino attraverso un'intesa che concedesse soddisfazioni coloniali alla Germania in Africa, in cambio di una limitazione dei progetti navali tedeschi. Il rifiuto di Guglielmo e di Bülow di una trattativa su tali basi coincise col superamento della crisi di Fashoda attraverso la capitolazione della Francia, che sgombrò Fashoda rinunciando a contendere all'Inghilterra la valle del Nilo, ciò per volontà del ministro francese degli Esteri Delcassé, che con vero intuito di statista vide attraverso la liquidazione dell'episodio di Fashoda la via per giungere a un'intesa anglo-francese di fronte alla Germania.

I fatti che seguirono diedero pienamente ragione alla tesi e all'azione di Delcassé.

Nello stesso anno 1899 Francia e Inghilterra liquidavano gli ultimi strascichi dell'episodio di Fashoda con l'accordo africano che riconosceva all'Inghilterra la zona del Sudan e alla Francia la zona sahariana. Seguirono, dopo l'avvento al trono di Edoardo VII (1901) grande sostenitore dell'accordo con la Francia, le visite del re d'Inghilterra a Parigi e del presidente della repubblica francese, Loubet, a Londra. Intanto i funzionarî del Foreign Office e del Quai d'Orsay sotto l'impulso di lord Lansdowne e di Delcassé, erano al lavoro per preparare soluzioni conciliative di tutte le controversie pendenti fra i due paesi. Così si preparò (8 aprile 1904) la firma dell'accordo noto nella storia diplomatica col nome di "intesa cordiale", che passava il classico colpo di spugna sugli attriti franco-britannici, e rendeva possibile la collaborazione, una delle cui basi essenziali era trovata nell'accordo sulle questioni dell'Egitto e del Marocco, integrante i già conclusi accordi mediterranei del 1900 e del 1902 italo-francesi e italo-britannici (v. triplice alleanza).

La politica di collaborazione anglo-francese preparata con l'intesa cordiale aveva come impulso fondamentale la preoccupazione per il crescente pericolo germanico del pari sentito a Londra e a Parigi. Con l'intesa cordiale l'Inghilterra compieva un passo verso il sistema della Duplice Alleanza, ma appariva sempre lontana dall'adesione completa a tale sistema, perché permanevano sempre aspre ragioni di attrito con la Russia sui problemi asiatici, anzi tali ragioni sembravano acuirsi al momento della conclusione dell'intesa cordiale, in quanto proprio in quel momento ardeva la guerra tra la Russia e il Giappone, dal 1902 alleato dell'Inghilterra e appoggiato proprio dall'Inghilterra nella sua politica antirussa. Durante tutto il periodo della guerra russo-giapponese la tensione anglo-russa rimase fortissima, e portò all'orlo di un conflitto, mettendo in difficilissima posizione la Francia alleata della Russia e amica dell'Inghilterra, e alimentando per contro a Berlino le speranze e i piani per un'azione diretta a staccare la Russia dalla Francia e ad orientarla di nuovo verso gl'Imperi Centrali, piani a cui Guglielmo tentò di dare un principio di esecuzione nel convegno con lo zar a Biörkö (luglio 1905).

Invece, proprio attraverso le conseguenze della guerra russo-giapponese fu possibile arrivare al superamento dell'attrito anglo-russo. L'esito della guerra eliminò le pretese imperialistiche della Russia in Estremo Oriente, circostanza questa che fece sparire una delle tre zone della rivalità anglo-russa nel sec. XIX, che erano l'Estremo Oriente, l'Asia centrale e il Bosforo.

Contemporaneamente, attraverso i mutamenti avvenuti nelle lotte di influenze a Costantinopoli e nell'impero turco dove ormai la potenza predominante era la Germania che si ergeva a protettrice del sultano e ad accaparratrice e a sfruttatrice delle risorse dell'Asia turca, si erano preparate le ragioni dell'eliminazione di un'altra classica zona di attrito anglo-russo, quella del Bosforo; giacché da una parte la Russia era portata a considerare non più l'Inghilterra ma la Germania, la potenza che le sbarrava le vie degli Stretti e sosteneva il sultano, mentre, d'altra parte, la politica dell'Inghilterra era portata ad abbandonare le sue tradizionali tendenze filoaustriache e filoturche nella Questione d'Oriente, di fronte al fatto che il sultano si era dato in balia della Germania, a cui l'Austria era strettamente legata e la cui politica imperialistica era ogni giorno più cagione di preoccupazione e di timore a Londra. Rimaneva così soltanto un campo di attrito anglo-russo, quello dell'Asia centrale (PersiaTurkestān-Afghānistān). E ciò mentre la Francia orientava il suo sforzo politico-diplomatico a preparare un avvicinamento tra l'alleata Russia e l'amica Inghilterra, e mentre la politica che gl'Imperi Centrali, più che mai legati fra loro, profittando dell'indebolimento russo avevano cominciato a sviluppare in Marocco (sbarco di Guglielmo II a Tangeri) e nei Balcani (progetti austriaci di ferrovia attraverso la Macedonia) preoccupava del pari l'Inghilterra e la Russia.

La conferenza di Algeciras per gli affari marocchini (gennaio-aprile 1906) fece trovare a fianco della Francia per la prima volta d'accordo la Russia e l'Inghilterra. Fu il primo passo per le discussioni e le trattative dirette a trovare una base di conciliazione sui problemi dell'Asia centrale, felicemente concluse nell'agosto 1907 con l'accordo che delimitava le rispettive zone di influenza inglese e russa in Persia, e lasciava il Turkestān all'influenza russa e l'Afghānistān all'influenza inglese. Suggello all'accordo fu l'incontro fra Edoardo VII e lo zar a Reval nel 1908. Successivamente l'intesa anglo-russa fu posta felicemente a prova nella crisi provocata dall'annessione della Bosnia-Erzegovina all'Austria e nei torbidi di Persia del 1909.

Col ravvicinamento anglo-russo susseguito all'intesa anglo-francese, l'Inghilterra aveva completato lo spostamento dell'asse della sua politica dal sistema della Triplice al sistema della Duplice.

Sorgeva così la Triplice Intesa, attraverso il superamento e l'eliminazione di due rivalità che erano secolari e che sembravano irriducibili: la rivalità anglo-francese e la rivalità anglo-russa. Appunto sull'irriducibilità di tali rivalità aveva fatto calcolo la Germania imperiale per sviluppare l'audace ambiziosa politica dei contrasti e della gara navale e coloniale con l'Inghilterra. Il calcolo venne dimostrato sbagliato dagli avvenimenti susseguitisi nei primi anni del sec. XX, e la Germania pagò l'errore con la catastrofe nella guerra mondiale. L'ironia tragica col destino fu costituita dal fatto che il fattore che determinò l'errore del calcolo fu costituito proprio dalla stessa Germania, la quale con l'impressionante sviluppo della propria potenza del pari preoccupante la Francia, la Russia e l'Inghilterra, creò l'elemento decisivo a spingere Parigi e Londra, e Pietroburgo e Londra a superare e a eliminare le antiche ragioni di dissidio e di rivalità e a mettersi d'accordo.

Cosicché si può affermare che la Triplice Intesa si costituì su un programma sostanzialmente negativo: la premunizione e la difesa contro la minaccia della Germania. Lo scoppio della guerra mondiale mise in azione il sistema che ebbe suggello nell'impegno anglo-franco-russo firmato a Londra nell'agosto 1914 nel momento delle impressionanti vittorie tedesche in Belgio, in Francia e in Prussia Orientale, di continuare la lotta in stretta unione.

Il crollo della Germania, eliminando il fattore che aveva costituito l'elemento decisivo per la creazione del sistema, doveva rimettere in azione le vecchie ragioni di dissidio che il pericolo tedesco aveva fatto tacere, ma non sparire.

Infatti negli anni che seguirono la fine della guerra mondiale e che videro la massima prostrazione della Germania, la situazione internazionale ebbe fra i suoi caratteri la ripresa di contrasti anglo-francesi in Mediterraneo e della rivalità anglo-russa in Oriente e in Asia, caratteri che dovevano attenuarsi e lasciare il posto a tendenze richiamanti quelle dell'inizio del secolo, dopo lo sviluppo della Germania hitleriana.

Bibl.: G. P. Gooch, History of Modern Europe (1878-1919), Londra 1919; N. Notovitch, La Russie et l'alliance anglaise, Parigi 1906; E. Lémonon, L'Europe et la politique britannique (1882-1909), ivi 1910; R. De Taix, La politique anglaise et le système des ententes et des alliances en Europe, ivi 1911; A. W. Ward e G. P. Gooch, The Cambridge History of British Foreign Policy (1788-1919), Cambridge 1922-23; B. Nolde, L'alliance franco-russe, Parigi 1936; G. P. Gooch, Before the War, Londra 1936; Bernadotte E. Schmitt, Triple Alliance and Triple Entente, New York 1934; W. L. Langer, European Alliances and Alignements, I, ivi 1931; II, ivi 1936.

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