Transilvania (romeno Transilvania o Ardeal; ted. Siebenbürgen; ungh. Erdély) Regione naturale e storica della Romania, ampia poco meno di 60.000 km2 e costituita essenzialmente dal bacino di T., zona di colline argillose e marnoso-arenacee la cui altezza media si aggira sui 400 m s.l.m., chiusa a N, a E e a S dal grande arco montuoso carpatico; fanno parte della T. anche i rilievi (Monti Bihor e altri) che dividono a O il bacino stesso dal Bassopiano Ungherese. Il clima è temperato continentale, con notevoli escursioni termiche annue (Cluj-Napoca: media di luglio 19 °C, di gennaio −5 °C) e precipitazioni prevalentemente estive e nel complesso modeste. I corsi d’acqua sono tutti tributari del
Nell’antichità la storia della T. rientra nel quadro della Dacia (➔ Daci). Come la Dacia, fu soggetta al dominio dell’Impero romano nei sec. 2° e 3°, poi i Daci romanizzati furono soverchiati dalle sopraggiunte popolazioni germaniche, slave ecc. Nel 9° sec. si affermò la dominazione ungherese, ma la regione godette di una certa autonomia con a capo un voivoda. Nei sec. 11° e 12° nuovi gruppi etnici vi presero stabile residenza, i Székely e i Sassoni, che in seguito, insieme alla nobiltà ungherese insediatasi nella regione, ottennero particolari privilegi, acquisendo una posizione di predominio sulla popolazione agricola valacca. Nel 15° sec. le tre ‘nazioni’ transilvane si collegarono nell’unione fraterna di Kápolna (1437). Acuitasi la minaccia dell’Impero ottomano nel 16° sec., la T. rescisse i legami che la vincolavano agli