Tra

Enciclopedia Dantesca (1970)

tra (fra)

Aldo Duro

La preposizione tra è presente in D. con 199 occorrenze, delle quali 142 nella Commedia, 22 nella Vita Nuova, 2 nelle Rime e 3 nelle Rime dubbie (una di queste ultime, però, come elemento della preposizione composta ‛ in tra ', unico esempio di grafia divisa di ‛ intra ', com'è stato osservato a suo luogo), 17 nel Convivio, 13 nel Fiore. Più rara è la preposizione fra, con sole 21 occorrenze (6 nella Commedia, 12 nella Vita Nuova, le altre 3 divise tra Rime, Rime dubbie, Fiore, mentre è assente nel Convivio). L'uso delle due forme non si alterna in D. in base a scelte o preferenze di natura eufonica, come in genere avviene presso altri scrittori, ma è guidato da ragioni semantiche ben determinabili; in un solo caso infatti fra è adoperato con uno dei significati più comuni di tra (e l'esempio appartiene alle Rime dubbie); negli altri 20, fra ha accezioni proprie, distinte da quelle di tra.

Per la morfosintassi, sono osservabili i seguenti fenomeni: tra è eliso davanti all'aggettivo numerale ambo, in Pg XXXII 131 tr'ambo le ruote, e Pd II 99 tr'ambo li primi, mentre si ha aferesi in tra 'mbedue di If XXV 56 (la distinzione è valida, ovviamente, a livello di edizione e non di tradizione manoscritta); consueta, e regolare, è l'aferesi dell'articolo maschile singolare nella forma debole, sia nel poema, e quindi in verso (If X 2 tra 'l muro, ecc., e così fra 'l sonno, XXXIII 38), sia nella prosa del Convivio (II XIII 27 tra 'l punto; III IX 10 tra 'l vetro e 'l piombo; IV VI 12 tra 'l diletto e lo dolore); assorbe invece l'articolo plurale ‛ i ' in If IV 122 tra ' quai, XX 49 tra ' bianchi marmi, XXIII 28 tra ' miei, ecc., tutti nella Commedia, cui va aggiunto il solo esempio della Vita Nuova, in verso: XIV 12 9 tra ' miei spiriti.

I. 1. 1. Una delle funzioni più frequenti della preposizione tra è quella di esprimere posizione localmente intermedia, sia tra oggetti, luoghi, elementi della stessa natura, sia tra luoghi o elementi diversi. Nel primo caso, il complemento può essere determinato dal numerale due, come in Pd XXI 106 Tra ' due liti d'Italia surgon sassi, e Fiore CCXXIII 7 ebbe avvisata... / tra due pilastri una balestriera; o ambo, come in Pg XXXII 131 parve a me che la terra s'aprisse / tr'ambo le ruote, e Pd II 99 e l'altro [specchio], più rimosso / tr'ambo li primi li occhi tuoi ritrovi; oppure il complemento designa di per sé stesso una coppia: If XXVIII 25 Tra le gambe pendevan le minugia; XXXII 48 li occhi... / gocciar su per le labbra, e 'l gelo strinse / le lagrime tra essi; Pg IV 108 sedeva e abbracciava le ginocchia, / tenendo 'l viso giù tra esse basso; Pd XIV 98 biancheggia tra ' poli del mondo / Galassia.

Nel caso invece si tratti di due elementi o luoghi diversi, essi sono espressamente nominati, e tra è posto in correlazione con la congiunzione ‛ e '; così in Cv III IX 10 interpongono di quello colore tra 'l vetro e 'l piombo, in If XX 12 travolto / ciascun tra 'l mento e 'l principio del casso, in Pg VIII 50 tra li occhi suoi e ' miei; e, parlandosi di luoghi, If XVIII 8 Quel cinghio che rimane... / tra 'l pozzo e 'l piè de l'alta ripa, e XXVII 53, dove si dice di Cesena che ella sie' fra 'l piano e 'l monte. Frequenti soprattutto i, nomi geografici, di città, fiumi, isole, regioni: If XIII 9 quelle fiere selvagge che 'n odio hanno / tra Cecina e Corneto i luoghi cólti; XV 4 tra Guizzante e Bruggia; XVIII 61 tra Sàvena e Reno; XXVIII 82 Tra l'isola di Cipri e di Maiolica; Pg III 49 Tra Lerice e Turbìa; V 69 quel paese, / che siede tra Romagna e quel di Carlo, cioè la Marca anconitana; Pd VIII 68 la bella Trinacria, che caliga / tra Pachino e Peloro; IX 89 quella valle... / tra Ebro e Macra; cui sono ancora da aggiungere, singolari per la designazione dei luoghi attraverso metonimia, Pg IV 81, dove i due emisferi tra i quali è compreso l'equatore sono indicati metaforicamente con la contrapposizione tra 'l sole e 'l verno; Pg XVIII 81 tra ' Sardi e ' Corsi, per significare la Sardegna e la Corsica; e Pd XVI 47, dove l'espressione tra Marte e 'l Batista circoscrive la città di Firenze del tempo di Cacciaguida. La forma volutamente enigmatica del verso e sua nazion sarà tra feltro e feltro (If I 105), e la molteplicità delle interpretazioni cui esso ha dato luogo (si veda la voce FELTRO), non consentono di collocare con certezza quest'esempio tra gli altri.

Uno schema sintattico analogo è seguito quando un luogo è indicato attraverso la menzione di più di due località: Per mille fonti, credo, e più si bagna / tra Garda e Val Camonica e Pennino... (If XX 65), il bacino delle acque che confluiscono nel lago di Garda; tra 'l Po e 'l monte e la marina e 'l Reno (Pg XIV 92), i confini della Romagna; quella parte de la terra prava / italica che siede tra Rïalto / e le fontane di Brenta e di Piava (Pd IX 26), la Marca Trivigiana.

1.2. La funzione connettiva e i moduli sintattici sono gli stessi, se i nomi anziché di luogo sono di persone: Veggiolo... / tra vivi ladroni esser anciso (Pg XX 90); tra Bëatrice e te è questo muro (XXVII 36); ma da segnalare XII 39, dove Niobe è collocata non tra due persone ma tra due gruppi di ugual numero: O Nïobè, con che occhi dolenti / vedea io te... / tra sette e sette tuoi figliuoli spenti! Lo schema sintattico è lo stesso anche nei frequenti esempi in cui, anziché la posizione o collocazione, è espresso il movimento tra due elementi o limiti o luoghi; come in Pg XIX 48 [l'angelo] volseci in sù... / tra due pareti del duro macigno; in If XXV 56 li [piè] diretani a le cosce distese, / e miseli la coda tra 'mbedue; o in Pd IX 85, dove si dice del Mediterraneo che va tra 'discordanti liti contra 'l sole; e in correlazione con ‛ e ': If VII 128 girammo... / grand'arco, tra la ripa secca e 'l mézzo; IX 133 passammo tra i martìri e li alti spaldi; Pg VIII 100 Tra l'erba e ' fior venia la mala striscia, il serpente che nella valletta dei principi figura la tentazione (e ancora If X 2, XII 55, XXVI 17, XXXIV 75, Pg IV 60, XXIX 110, XXX 8).

Il valore di tra si avvicina a " in " con nomi di parti del corpo, come mani e braccia, che hanno la capacità di tenere o stringere: questa fortuna... / che è, che i ben del mondo ha sì tra branche? (If VII 69); quando tu sarai co Ilei soletto, / prendila tra le braccia (Fiore LX 2).

2.1. Altre volte indica posizione interna, tra più altri oggetti o elementi uguali posti ai lati o tutt'intorno, in dipendenza da verbi di quiete o di movimento: If IX 118 tra li avelli fiamme erano sparte; X 38 l'animose man del duca e pronte / mi pinser tra le sepulture a lui; XXI 89 O tu che siedi / tra li scheggion del ponte; XXXII 77 passeggiando tra le teste; Pg XXIV 118 Sì tra le frasche non so chi diceva; XXX 85 Sì come neve tra le vive travi / per lo dosso d'Italia si congela. In relazione con il verbo ‛ uscire ' (e preceduto o no dalla preposizione ‛ di '), può esprimere anche passaggio attraverso, oppure uscita, come in If XIII 26 che tante voci uscisser, tra quei bronchi, / da gente che per noi si nascondesse (dove però la posizione d'inciso può rendere tra quei bronchi indipendente da uscisser); e Fiore CLI 8 costor sì hanno fatto saramento / ch'i' non uscirò lor mai di tra mano.

3.1. Con uso figurato, può indicare posizione di mezzo fra due diversi sentimenti o sensazioni: tra esso [stupore] e 'l gaudio mi facea / libico non udire e starmi muto (Pd XXXI 41); e più spesso, partecipazione a due diverse condizioni o situazioni: così, parlando di Cesena, comune libero ma governato, non tirannicamente, da Galasso da Montefeltro, dice D. che essa tra tirannia si vive e stato franco (If XXVII 54); mentre la seconda delle tre facce di Lucifero parta tra bianca e gialla (XXXIV 43), cioè gialliccia, livida, smorta; e Forese Donati dice, della sorella Piccarda: tra bella e buona / non so qual fosse più (Pg XXIV 13); ancora, l'obliquo sentiero che conduce D. e Virgilio nella valletta dei principi è tra erto e piano (VII 70), cioè, secondo la polivalente spiegazione del Buti, " in quel mezzo era la via né ben ritta, né ben piana... o in parte ritta, et in parte piana; prima ritta e poi piana, e così è mellio ".

4.1. In senso non locale ma temporale, indica una più o meno ampia estensione di tempo posta entro due limiti cronologici che la determinano: If XXIX 47 li spedali / di Valdichiana tra 'l luglio e 'l settembre; XXXIII 72 vid'io cascar li tre ad uno ad uno / tra 'l quinto dì e 'l sesto; Pg XV 1 tra l'ultimar de l'ora terza / e 'l principio del dì (e ancora Cv IV XXIII 9, Pd VII 112, XXIII 16).

5.1. Come ‛ intra ', ma con più ampia esemplificazione, serve a inserire un elemento tra altri analoghi, o in una serie, in una pluralità: Vn VI 2 in alcuno altro numero non sofferse lo nome de la mia donna stare se non in su lo nove, tra li nomi di queste donne; XXVIII 3 molte volte lo numero del nove ha preso luogo tra le parole dinanzi; Rime CVI 141 se beltà tra i mali volemo annumerar; Cv IV XII 6; If XV 65 tra li lazzi sorbi / si disconvien fruttare al dolce fico; XXXII 93 caro esser ti puote... / ch'io metta il nome tuo tra l'altre note (è il nome di Bocca degli Abati, il traditore di Montaperti); Pg XXII 23 come poté trovar dentro al tuo seno / loco avarizia, tra cotanto senno / di quanto per tua cura fosti pieno?; e della fede, infine, si dice che s. Paolo la ripuose / tra le sustanze, e poi tra li argomenti (Pd XXIV 69).

Può inoltre esprimere penetrazione, più o meno violenta, materiale o astratta, in un gruppo, in una compagine, come in If XVI 47, dove D., incontrando nel sabbione dei sodomiti le anime di Guido Guerra, Tegghiaio Aldobrandi e Iacopo Rusticucci, afferma che, per desiderio di abbracciarli, s'i' fossi stato dal foco coperto, / gittato mi sarei tra lor di sotto; in Vn XIV 12 9 è Amore che, quando sì presso a voi mi trova / ... fece tra' miei spiriti paurosi; con riferimento allo sguardo: If XVII 58 com'io riguardando tra lor vegno, / in una borsa gialla vidi azzurro; XXIX 6 perché la vista tua pur si soffolge / là giù tra l'ombre triste smozzicate?; e con più inconsueto traslato, XXIII 28 Pur mo venieno i tuo' pensier tra ' miei.

6.1. All'interno di un numero di persone, o entro un ambiente o luogo (con significato affine al latino apud): Vn XXV 3 tra noi, dico, avvegna forse che tra altra gente addivenisse... non volgari ma litterati poete queste cose trattavano; Cv IV Le dolci rime 33 è tanto durata / la così falsa oppinion tra nui (ripreso poi, in forma identica, nel commento, in VII 2); If XVII 21 là tra li Tedeschi lurchi; Pd VI 126 diversi scanni in nostra vita / rendon dolce armonia tra queste rote, in questi cieli.

6.2. Di qui, breve è il passo a significare diffusione, divulgazione, nei due passi di Vn XX 1 Appresso che questa canzone fue alquanto divolgata tra le genti, e Pg V 103 Io dirò vero, e tu 'l ridi tra ' vivi.

7.1. In altri molti casi, nello stesso tempo che colloca una persona o altro oggetto (talora anche più persone o oggetti) fra altri di un gruppo, di una serie, serve a dar loro rilievo e distinzione; riferito a persone e animali: If II 52 Io era tra color che son sospesi; VI 85 Ei son tra l'anime più nere; XXI 96 vid'ïo già temer li fanti... / veggendo sé tra nemici cotanti; XXII 58 Tra male gatte era venuto 'l sorco; Pg V 90 io vo tra costor con bassa fronte; VIII 54 giudice Nin gentil, quanto mi piacque / quando ti vidi non esser tra ' rei!; Pd XVII 119 temo di perder viver tra coloro / che questo tempo chiameranno antico; XXIII 26 ne' pleniluni sereni / Trivia ride tra le ninfe etterne; Fiore XCVII 2 Chi della pelle del monton fasciasse / il lupo e tra le pecore il mettesse; e ancora If XXVII 115, Pg VII 87 e 90, VIII 44, XI 72, XIII 140, XIV 43, XXII 13, XXVII 138, XXIX 31, Pd V 81, XIV 80, XXIII 43, XXVI 81.

Con lo stesso significato, ma seguito da sostantivi di valore collettivo: If III 3 per me si va tra la perduta gente (e inoltre Pg XIII 151, XXII 52, XXIV 12); If IV 102 fui sesto tra cotanto senno, e 132 vidi 'l maestro di color che sanno / seder tra filosofica famiglia (e cfr. XXX 88 Io son per lor tra sì fatta famiglia); XXIV 91 Tra questa cruda e tristissima copia [la moltitudine dei serpenti nella bolgia dei ladri] corrëan genti nude e spaventate.

Con riferimento non a persone o animali, ma a opere o parole, in Pd XIX 115, Vn XIX 14, e XXII 3 tra le quali parole udio che diceano.

7.2. Con più efficacia, serve spesso a isolare l'elemento singolo, o alcuni particolari elementi, fra più altri: Vn XVIII 3 Le donne erano molte, tra le quali n'avea certe che si rideano; If VII 49 tra questi cotali / dovre' io ben riconoscere alcuni; XXVI 4 Tra li ladron trovai cinque cotali / tuoi cittadini; XXIX 88 dinne s'alcun Latino è tra costoro (e cfr. Pg XIII 92 ditemi... / s'anima è qui tra voi che sia latina). Con maggiore evidenza: Vn XIV 4 mirando le donne, vidi tra loro la gentilissima Beatrice, e XXVI 10 2 Vede perfettamente onne salute / chi la mia donna tra le donne vede; Rime LXXXIX 6 fu tra l'altre la mia vita eletta / per dare essemplo altrui; If IV 122 I' vidi Eletra con molti compagni, / tra ' guai conobbi Ettòr ed Enea, e XXX 85 cercando lui tra questa gente sconcia. Anche con riferimento a cose, cioè parole (Vn III 3), pensieri (XIII 1), visioni (If XIV 85), e altro: Io udi' già dire a Bologna / del diavol vizi assai, tra ' quali udi' / ch'elli è bugiardo (If XXIII 143).

7.3. La funzione di distinguere e isolare giunge, attraverso gradi successivi di espressività, sino a costituire il complemento partitivo in dipendenza da un superlativo relativo: Questo sonetto ha tre parti: ne la prima dico tra che gente questa donna più mirabile parea (Vn XXVI 14); Quel che più basso tra costor s'atterra / ... è Guiglielmo marchese (Pg VII 133); predestinata fosti sola / a questo officio tra le tue consorte (Pd XXI 78); La quinta luce, ch'è tra noi più bella (X 109: Salomone, quinto spirito della corona dei sapienti nel cielo del Sole); quelli è tra li stolti bene a basso (XIII 115). Significa " all'interno di ", ma sempre correlato a un superlativo, in XVI 27 ditemi de l'ovil di San Giovanni / quanto era allora, e chi eran le genti / tra esso degne di più alti scanni. Il concetto superlativo è espresso in forma esclamativa in XVIII 51 mostrommi l'alma che m'avea parlato [cioè Cacciaguida, soggetto sia di ‛ mostrommi ' sia della frase seguente] / qual era tra i cantor del cielo artista.

8.1. Altra funzione propria di tra è quella di esprimere il movimento da un luogo a un altro, il passaggio da oggetto a oggetto, e quindi anche il rapporto che s'istituisce tra essi; il complemento può essere uno solo, al plurale (come in Pg II 33 remo non vuol, né altro velo / che l'ali sue, tra liti sì lontani), ma più spesso i complementi sono due, correlati da tra... e...: Pg XXIX 45 il lungo tratto / del mezzo ch'era ancor tra noi e loro; Pd XIV 109 tra la cima e 'l basso / si movien lumi (e cfr. XXXI 19 l'interporsi tra 'l disopra e 'l fiore / di tanta moltitudine volante); XXIII 38 Quivi è la sapïenza e la possanza / ch'aprì le strade tra 'l cielo e la terra; e con uso figurato: Pg VI 45 quella [Beatrice] ... / che lume fia tra 'l vero e lo 'ntelletto (si veda anche Cv III VII 6 e IV VI 12); mentre nei due passi di Cv II XIII 25 e 27, in comparazione tra loro, i due significati di " passaggio attraverso " e di " movimento (figurato) da un elemento a un altro " si sovrappongono: lo cielo di Giove si può comparare a la Geometria per due proprietadi: l'una sì è che muove tra due cieli repugnanti a la sua buona temperanza, sì come quello di Marte e quello di Saturno; e poi: Sì che tra 'l punto e lo cerchio sì come tra principio e fine si muove la Geometria, e questi due a la sua certezza repugnano (fa da tratto d'unione tra i due passi [§ 26] la frase La Geometria si muove intra due repugnanti a essa, sì come 'l punto e lo cerchio).

8.2. Per altro sviluppo traslato del valore precedente, la preposizione tra ha la frequente funzione di porre in relazione due o più persone, istituendo tra esse un rapporto non soltanto di sentimenti, ma anche di parole, di atti e comportamenti, di accordi o d'altro.

Il rapporto è per lo più reciproco, come in Vn III 14 questo fue quasi lo principio de l'amistà tra lui e me; Cv III XI 8 sì che familiaritade e manifestamento di benivolenza nasce tra loro, e XV 10 li Santi non hanno tra loro invidia; Pg XVI 21 parea tra esse ogne concordia; Pd XXII 32 la carità che tra noi arde; più raramente unilaterale, cioè in una sola direzione: dentro a l'error contrario corsi / a quel ch'accese amor tra l'omo e 'l fonte (III 18), allusione al mito di Narciso. Con riferimento ad atti diversi: Nullo bel salutar tra noi si tacque (Pg VIII 55); del fare e del chieder, tra voi due, / fia primo quel che tra li altri è più tardo (Pd XVII 74 e 75); di ciò pensar non è mestero / né tra no' due tenerne parlamento (Fiore XXXVI 10); vedemo in queste cose spesse volte contenzione tra li artefici (Cv IV IX 12); nel fermar tra Dio e l'omo il patto (Pd V 28), nella formulazione del voto, che è un patto tra l'uomo e Dio; Le buone donne fatt'hanno far pace / tra me e te (Fiore XVI 13); E così tra noi due ci governiamo (LXXX 9).

Indica sempre rapporto reciproco ‛ tra loro ', sia riferito a due sole persone (un unico esempio, in Fiore LXXII 4 l'amor di lor guadagneria, / sanz'aver mai tra lor malivoglienza, dove si parla di due amanti), sia, che è il caso più consueto, a più, e sia che si tratti di conversazione in senso ampio, come in Vn XVIII 3 n'avea certe che si rideano tra loro... altre v'erano che parlavano tra loro (e inoltre XVIII 5 e 6, XXII 5, XXIII 14), e sia che il rapporto consista in scambio di azioni, o d'impegni, con varia esemplificazione: If XIV 80 del Bulicame esce ruscello / che parton poi tra lor le peccatrici; XVI 24 Qual sogliono i campion far nudi e unti / ... prima che sien tra lor battuti e punti; soprattutto nel Fiore, in CCVI 10 e 14, CCXIV 1 Molto durò tra lor quella battaglia, e 7 Amor allor procaccia / che tra lor una trieva sì si faccia.

Un rapporto di dissomiglianza è invece introdotto da tra in Cv IV XXII 6 (comincia una dissimilitudine tra loro, nel procedere di questo appetito, ché l'uno tiene uno cammino e l'altro un altro); mentre acquista una più particolare accezione dove vari elementi di un insieme sono considerati nella condizione che caratterizza ciascuno di essi nel confronto con gli altri, come in Cv II III 15 le stelle del Cielo Stellato sono più piene di vertù tra loro quanto più sono presso a questo cerchio, e Pd I 104 Le cose tutte quante / hanno ordine tra loro.

8.3. Rientra fra i valori ora analizzati anche quello di partecipazione, espresso da tra in Rime dubbie XXX 1 Quando il consiglio tra gli uccei si tenne, cui si può aggiungere l'esempio di in tra già citato alla voce ‛ intra ', in tra loro facien lungo concilio (VII 13).

9.1. Un solo esempio dell'uso di tra in correlazione con e per indicare la somma di più cose messe o considerate insieme: Non eran cento tra ' suoi passi e ' miei (Pg XXIX 10), i passi cioè di D. e di Matelda lungo le rive del Lete.

II. Delle 21 occorrenze di fra, una sola (come si è già notato all'inizio) è usata in un'accezione che coincide con tra, quella di " in mezzo a ", in Rime dubbie XI 6 la biltà vostra, peregrina / qua giù fra noi. Le altre hanno valori propri, e cioè " nel mezzo di ", ma in senso temporale affine a " durante ", in due passi: Rime LXI 7 fra gli amorosi pensamenti, / d'uno sono schernito, e If XXXIII 38 pianger senti' fra 'l sonno i miei figliuoli; e " dentro " in tutti gli altri 18 esempi, seguito da pronome personale riflessivo (sempre ‛ me ', con l'unica eccezione di Vn XIX 11 fra se stesso giura), ovunque rafforzato da ‛ stesso ' o ‛ medesimo ' (con due sole eccezioni, Pg IX 25 Fra me pensava, e Pd VII 11 ‛ Dille, dille! ', / fra me, ‛ dille ' dicea), in dipendenza per lo più dal verbo ‛ dire ' (Vn XIV 9 fra me stesso dicea, XVIII 8 venia dicendo fra me medesimo, Pg XXIII 28 Io dicea fra me stesso pensando; e ancora Vn XXIII 3, XXXV 3, XXXVII 3, XXXVIII 2, XL 2, 3, 4 e 5; If XVI 116, Pg XVII 74), più raramente ‛ pensare ' (Fiore XXXIII 5 fra me medesmo comincia' a pensare, e il già citato Pg IX 25) e ‛ piangere ' (Vn XXIII 3 sì cominciai a piangere fra me stesso di tanta miseria).