Torres Villarroel, Diego de

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Scrittore spagnolo (Salamanca 1693 - ivi 1770). Compiuti gli studî umanistici, si recò in Portogallo dove condusse vita avventurosa. Tornato in patria, ottenne (1726) la cattedra di matematica e di astrologia giudiziaria nell'univ. di Salamanca; nel 1745 fu ordinato sacerdote. Scrisse moltissimo: poesie, biografie, imitazioni di Quevedo, composizioni drammatiche, e opere curiose e stravaganti, alcune delle quali in versi; tra queste gli Almananaques y Pronósticos, che col nome di Gran Piscator Salmantino pubblicò nel corso di molti anni, conferirono più tardi al suo nome grande fama di indovino, per la predizione ivi contenuta e stranamente avveratasi dei futuri torbidi della Rivoluzione francese. Fra le imitazioni di Quevedo, oltre a Visiones y visitas de Torres con don Francisco de Quevedo por la Corte (1727-28), da notare Historia de Historias, Rondalla de rondallas (1720), Los desahuciados del mundo (1736), e la continuazione in Hospital de ambos sexos: Sala de hombres (1737), Sala de mujeres (1737). Fra le opere di curiosità, oltre ai Pronósticos, El gallo español (1725 circa), e quelle dedicate al problema della pietra filosofale, tra cui El Ermitaño y Torres (1752). Molto importante è poi la Vida (1743, 1752-58).

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