Servillo, Toni

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Servillo, Toni. – Attore teatrale e cinematografico italiano (n. Afragola 1959). Negli anni Settanta fu tra i fondatori del Teatro studio di Caserta, dove si dedicò subito alla ricerca e alla sperimentazione. Nel 1986 entrò nel gruppo Falso movimento lavorando con il regista M. Martone, che nel 1992 lo scelse come interprete di Morte di un matematico napoletano, cui seguirono Rasoi (1993) e Teatro di guerra (1998). Passò alle esperienze del Teatro dei mutamenti di A. Neiwiller e dei Teatri uniti. Pur continuando a dedicarsi al palcoscenico (in un repertorio da Molière a Goldoni e a De Filippo) come interprete poliedrico e di grande spessore e come regista di talento, dal 2001 ha riscosso riconoscimenti in campo cinematografico come protagonista nei film di P. Sorrentino L’uomo in più e, soprattutto, nel successivo Le conseguenze dell’amore (2004), grazie al quale gli è stato assegnato il David di Donatello e il Nastro d’argento come miglior attore protagonista. Ha ricevuto ancora un David (2008) e il premio Pasinetti a Venezia per La ragazza del lago (2007). Tra i film successivi: Il divo (2008) di Sorrentino, e Gomorra (2008) di M. Garrone, interpretazioni per le quali gli è stato assegnato lo European film award come migliore attore; Gorbaciof (2010) di S. Incerti; Una vita tranquilla (2010), film di esordio di C. Cupellini; Il gioiellino (2011) di A. Molaioli; Bella addormentata (2012) di M. Bellocchio; È stato il figlio (2012) di D. Ciprì; Viva la libertà di R. Andò e La grande bellezza di P. Sorrentino, entrambi del 2013, per quest'ultimo gli è stato assegnato lo European film award come migliore attore e l'anno successivo il David di Donatello come miglior attore protagonista; Le confessioni (2016) di Andò; Lasciati andare (2017) di F. Amato; La ragazza nella nebbia (2017) di D. Carrisi; nel 2018, il documentario Hitler contro Picasso e gli altri di C. Poli e il film Loro di Sorrentino; 5 è il numero perfetto (2019) di I. Tuveri; L'uomo del labirinto (2019) di Carrisi; Qui rido io (2020) di M. Martone; È stata la mano di Dio (2021) di P. Sorrentino; Esterno notte (2022) di M. Bellocchio; La stranezza (2022) di R. Andò; La divina cometa (2022) di M. Paladino; Il primo giorno della mia vita (2023) di P. Genovese; Il ritorno di Casanova (2023) di G. Salvatores; Adagio (2023) di S. Sollima; Caracas (2024) di M. D'Amore. Negli stessi anni è proseguita la sua attività teatrale, con le incisive interpretazioni in Sabato, domenica e lunedì (2005) di E. De Filippo, Sconcerto (2010) su testo di F. Marcoaldi e Toni Servillo legge Napoli (2011), omaggio ai più grandi scrittori partenopei. L'intera carriera artistica e il percorso di vita dell'attore sono stati compiutamente ripercorsi nella raccolta collettanea di saggi Toni Servillo. Oltre l'attore, pubblicata nel 2015 a cura di R. De Gaetano e B. Roberti, mentre nel 2016 T. Pericoli ha dedicato all'artista trentasette "ritratti sonori" raccolti nel testo Piccolo teatro. Nel 2020 ha ricevuto il Nastro d'argento alla carriera.

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