COURTENAY, Tom

Enciclopedia del Cinema (2003)

Courtenay, Tom (propr. Thomas Daniel)

Monica Cardarilli

Attore cinematografico inglese, nato a Hull (Yorkshire) il 25 febbraio 1937. Tra i maggiori rappresentanti della generazione ribelle e 'arrabbiata' del Free Cinema, C., dotato di grandi capacità drammatiche, premiate nel 1964 con la Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia per King and country (Per il re e per la patria) di Joseph Losey, e nel 1984 con il Golden Globe per The dresser (1983; Il servo di scena) di Peter Yates, è riuscito a dar vita a personaggi di estrema complessità, spesso tormentati e sofferenti, contribuendo alla nascita di una cinematografia inglese di protesta e denuncia sociale che ha contraddistinto i primi anni Sessanta.

Conseguita la laurea in lingue e letteratura inglese presso l'University College di Londra, cominciò a frequentare la Royal Academy of Dramatic Art recitando nella compagnia dell'Old Vic Theatre. Esordì nel cinema nel 1962 con The loneliness of the long distance runner (Gioventù, amore e rabbia) di Tony Richardson, film che permise a C. di dimostrare le sue eccezionali doti di attore nel ruolo del giovane e ribelle Colin, e l'anno seguente fu il protagonista del film di John Schlesinger, Billy liar (Billy il bugiardo), in cui interpretò con grande successo lo stesso personaggio che anni prima aveva portato sul palcoscenico. Si distinse quindi nel film King and country, nel ruolo del soldato disertore condannato a morte, e nel 1965, per quello di Strelnikov in Doctor Zhivago (Il dottor Zivago) di David Lean ottenne la prima nomination all'Oscar. Proseguì la carriera cinematografica fino agli anni Settanta, partecipando a numerosi film, alcuni di rilievo come King rat (1965; Qualcuno da odiare) di Bryan Forbes. Nel 1983, dopo quasi dieci anni di assenza dal grande schermo, C. è tornato a dare prova di notevole finezza espressiva interpretando il personaggio del fedele e devoto assistente Norman, (ruolo che gli è valso la seconda nomination all'Oscar) nel malinconico The dresser, recitando al fianco di Albert Finney, anch'egli attore di spicco del Free Cinema e simbolo di quel movimento.

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