Titanio silicalite

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

titanio silicalite

Andrea Ciccioli

Zeolite sintetica (indicata spesso con la sigla TS-1) ottenuta dalla silicalite per incorporazione di titanio. Appartiene al tipo strutturale MFI, lo stesso della ZSM-5. Gli atomi di titanio IV sostituiscono una piccola parte del silicio presente nelle unità tetraedriche SiO4 della silicalite, zeolite simile alla ZSM-5 ma avente rapporto Si/Al molto elevato, cioè praticamente priva di alluminio. Il rapporto Ti/Si nel materiale è in genere inferiore a 0,04, anche se sono stati riportati valori superiori. La posizione e la forma chimica esatta degli atomi di Ti non sono del tutto chiarite e dipendono dal rapporto Ti/Si e dal metodo di preparazione. Sembra comunque accertato che, oltre agli atomi di Ti reticolari, sono presenti ioni extrareticolo in forma di biossido TiO2, con effetto inibente sull’efficienza catalitica. Riportata per la prima volta nel 1983, la titanio silicalite mostra una elevata attività catalitica in vari processi di ossidazione selettiva con acqua ossigenata, quali quelli di alcheni a epossidi, di alcoli ad aldeidi e chetoni, del fenolo a difenolo ecc. Tra i processi di maggiore interesse vi sono la produzione di ossido di propilene dal propilene e la sintesi dell’ossima del cicloesanone per reazione di quest’ultimo con ammoniaca (ammossimazione) in presenza di acqua ossigenata. Questa ossima è importante nell’industria del nylon, perché può essere convertita, mediante trasposizione di Beckmann, in ε-caprolattame, il monomero del nylon-6. Il processo che fa uso della titanio silicalite ha il vantaggio, rispetto al processo tradizionale basato sull’impiego di acido solforico, di non produrre ingenti quantità di solfato di ammonio come sottoprodotto.

Zeoliti

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