TISZA Kálmán

Enciclopedia Italiana (1937)

TISZA Kálmán (Colomanno)

Giulio de Miskolczy

Statista ungherese, nato il 10 dicembre 1830 a Geszt, morto il 23 marzo 1902 a Budapest. Impiegato del Ministero della pubblica istruzione negli anni 1848-1849, dopo la sconfitta si recò all'estero per studiare le istituzioni economiche e politiche dei paesi occidentali. Nel 1855 venne eletto sostituto-tutore della diocesi dei calvinisti di Nagyszalonta. Il nome di T. divenne popolare in tutto il paese allorquando, nella riunione di Debrecen, egli si pose alla testa dell'opposizione calvinista, contro l'ordinanza imperiale del settembre 1859, che attaccava le radici dell'autonomia dei protestanti ungheresi. Allo spirito dell'opposizione nazionale s'ispirò la politica del T. pure alla dieta del 1861: tutta la dieta fu d'accordo nel respingere la nuova costituzione concessa da Francesco Giuseppe nel cosiddetto "diploma di ottobre" e nel chiedere il ripristino dell'antica costituzione ungherese; mentre però il moderato Fr. Deák e i suoi partigiani per esprimere questa loro opinione scelsero la forma di un indirizzo - forma atta a rendere possibili ulteriori trattative fra nazione e sovrano -, l'altro partito, capeggiato dal conte Lad. Teleki e, dopo il suicidio di questo, dal T., preferì la forma di una rigida determinazione unilaterale della dieta. Al parlamento del 1865 il T. - che già nel 1860 aveva sposato la contessa Elena Degenfeld-Schomburg - apparve come capo dell'opposizione moderata, accanto a Colomanno Ghyczy. Il partito del T., pur non essendo in massima contrario al compromesso fra l'Ungheria e la sua dinastia, fu tuttavia contrario alla "forma" data da Fr. Deák al compromesso, persuaso che dopo la sconfitta di Sadowa si potesse ottenere per i rapporti con la dinastia una soluzione più vantaggiosa di quella richiesta dal Deák. La posizione del T. e del suo partito era tanto salda nel paese, che il partito governativo di Deák, non potendo affrontare con sicurezza - malgrado la sua grande maggioranza numerica - le difficoltà morali e finanziarie, si vide costretto nel 1875 alla fusione col partito di opposizione moderata, a condizione tuttavia che questo non toccasse più i problemi riguardanti il compromesso. Nel nuovo governo, il T. ebbe dapprima il Ministero degl'interni, poi venne nominato presidente del consiglio (20 ottobre 1875), e in questa carica rimase ininterrottamente fino al 13 marzo 1890.

Come capo dell'opposizione, il T. aveva già avuto, in fondo, certe qualità caratteristiche della sua ulteriore azione come capo del governo. Considerò come compito precipuo della sua politica interna mantenere intatto il compromesso del 1867, pietra basilare della struttura della monarchia austro-ungarica. Nel campo della politica sociale, il risultato più evidente del suo lungo governo fu l'avere affidato l'amministrazione del paese alla classe, piuttosto impoverita ma colta e ricca di esperienze, dell'ex-nobiltà media. Di fronte alle minoranze rappresentò con energia l'idea dello stato nazionale magiaro. Nelle relazioni con la dinastia e con l'Austria usò molto tatto, senza essere mai servile e senza trascurare gl'interessi del proprio paese; testimonianze di tale suo atteggiamento furono il compromesso economico con l'Austria del 1876 e il grave scandalo provocato dal generale Janszky. Guidato da un sano realismo, il T. ebbe grandi meriti anche nel campo della politica estera, nel quale appoggiò fedelmente i concetti del conte Giulio Andrássy. Quand'era ancora capo di una forte opposizione, nella guerra franco-tedesca del 1870-71, aveva richiesto a nome del proprio partito l'assoluta neutralità disarmata per la monarchia. Nel 1878 appoggiò con tutta la sua energia la politica di Andrássy mirante all'occupazione della Bosnia e dell'Erzegovina da parte della monarchia d'Absburgo, per impedire l'annessione delle due provincie alla Serbia e con essa il progresso dell'egemonia russa nei Balcani.

L'epoca del T. non poté vantare la realizzazione di grandiose riforme; tuttavia, molte delle sue creazioni furono assai proficue, come l'inizio di una buona politica industriale, la legge sulle scuole medie ed elementari, il nuovo codice penale, ecc. Sotto il suo governo l'Ungheria fece grandissimi progressi in tutti i campi della civilizzazione occidentale.

La posizione del T., energico, tenacissimo e dotato di un buon talento oratorio, subì il primo grave scacco nel 1889 allorquando, in occasione del dibattito sulla legge militare, le masse della popolazione si scagliarono contro la sua politica. Il 13 maggio 1890, rimasto in minoranza nel proprio gabinetto per una questione d'importanza secondaria - si trattava della cittadinanza di L. Kossuth - fu costretto a rassegnare le dimissioni.

Bibl.: E. Visi, T. K., Budapest 1885; Kákai Aranyos (pseudonimo di C. Ábrányi), T. K., Budapest 1878; G. Gratz, A dualizmus kora (L'epoca del dualismo), ivi 1934, con ricca bibliografia.