TIRSO

Enciclopedia Italiana (1937)

TIRSO (A. T., 29 bis)

Raffaella Luisa Papocchia

Il maggiore fiume della Sardegna per lunghezza (km. 150) e per superficie del bacino (kmq. 3376); la portata media, di 16,6 mc. al secondo con massime primaverili di 2000 mc./sec. e secche quasi assolute estive, è superata da quella del Flumendosa. Come il fiume Coghinas, il Tirso nasce dall'altipiano granitico di Buddusò; attraversa poi tutta la parte centrale dell'isola, con direzione NE.-SO., per sfociare nel golfo di Oristano a circa 6 km. a N. da questa città. Il suo corso ha caratteristiche differenti nelle tre zone in cui può dividersi: molto incassato tra rocce granitiche e scistose poco ricche di sorgenti nel tronco superiore, nel medio invece, con declivio più dolce tra masse trachitiche, riceve il tributo di sorgenti piuttosto abbondanti dalle falde sud-orientali della catena del Marghine e, alla sinistra, i maggiori affluenti, ricchi delle acque dei poderosi rilievi granitici del Gennargentu. Nella bassa valle attraversa la pianura del Campidano di Oristano e ha facili esondazioni in periodo di piena, per cui sono in opera e in progetto lavori di bonifica molto rilevanti per la protezione dei terreni adiacenti al fiume e la loro messa in valore da ottenersi disciplinando l'irrigazione.

Dei numerosissimi affluenti del Tirso, i maggiori per lunghezza e per portata sono quelli di sinistra, quali: il Taloro (kmq. 505 di bacino), che raccoglie le acque della Barbagia di Ollolai, e il Flumineddu (kmq. 844), formato dall'unione dell'Araxisi e del Manno, che scendono l'uno dalla Barbagia di Mandrolisai e l'altro da quella di Belvì.

Nel tratto medio del fiume, tra le confluenze del Taloro e del Flumineddu, fu ideata fin dal 1914 ed è in esercizio dal 1923, una grande diga ad archi multipli, su progetto di Luigi Kambo, detta di S. Chiora d'Ula. Essa è alta m. 61 sul fondo del fiume e crea un salto d'acqua di m. 40,70; nei vani tra un pilone e l'altro è stata collocata la centrale elettrica, a quattro gruppi di generatori, con una potenza di 20.000 HP. Il lago, creato da questo enorme sbarramento, ha una superficie di circa 22 kmq. e una capacità di 374 milioni di mc.; è il più grande lago artificiale d'Europa e s'intitola ad Angelo Omodeo che fu l'ideatore dell'impianto. Un'altra piccola diga a gravità è stata costruita nel 1926, a 1 km. a valle della precedente, presso il ponte di Busachi; essa origina un lago della capacità di 1 milione di mc., destinato alla sola regolazione del primo. Il salto utile è di m. 15,70 e, situata a ridosso della diga, vi è una centrale di 4000 HP.

Per la costruzione del Lago Omodeo, nella parte N. di questo lago, fu elevato un lungo viadotto che lo attraversa per congiungere i rami della strada Abbasanta-Sorgono, sommersa per un tratto dalle acque, e poco più a N., sulla riva destra, fu ricostruito il paesetto di Zuri, che si era venuto a trovare al disotto del livello raggiunto dal lago.