TILOPODI

Enciclopedia Italiana (1937)

TILOPODI (dal gr. τύλος "callo" e ποῦς "piede"; lat. scient. Tylopoda Illiger, 1811; fr. tylopodes; ted. Schwielensohler)

Oscar De Beaux

Sottordine di Artiodattili ruminanti di grossa o media taglia con testa priva di corna, collo lungo e flessibile, cosce completamente libere dal tronco, piede anteriore e posteriore con due soli diti (3° e 4°), che sono muniti ciascuno di uno zoccolino terminale e riposano con le due falangi terminali e con parte della prossimale su di un ampio cuscinetto elastico, rivestito inferiormente della suola. Non esistono zoccoletti accessorî. Nel cranio le orbite sono molto sporgenti lateralmente; i 3 incisivi superiori sono presenti nei giovani, ma soltanto il 3° paio, caniniforme, è permanente; i canini superiori e inferiori sono sempre presenti e uncinati. Nello scheletro i metacarpali e metatarsali sono fusi in gran parte del loro decorso. Nello stomaco manca la terza camera, ossia l'omaso o psalterio degli altri ruminanti; al fegato manca la cistifellea.

Questo sottordine, che era molto ricco durante il Terziario ed era allora diffuso anche nell'America Settentrionale e nell'Europa orientale, comprende oggi unicamente la famiglia dei Cammelli (v.).