Tibisco (ceco, slovacco, romeno, serbocr. e russo Tisa; ted. Theiss; ungh. Tisza) Affluente di sinistra del Danubio (1350 km; bacino di 153.000 km2). È formato da tre corsi d’acqua, il T. Nero, il T. Bianco e il Vişeu, che hanno le sorgenti nei Carpazi Selvosi e si riuniscono nel Maramureş; traversa poi la pianura ungherese, ricevendo da destra il Körös e il Maros, da sinistra il Bodrog, il Sajó e lo Zagyva. Nel corso medio e inferiore ha caratteri di fiume maturo con grandi divagazioni e letti di piena assai larghi; presenta sensibili squilibri tra portate di magra e di piena; le massime si hanno all’epoca dello scioglimento delle nevi, le magre dopo i calori estivi. La navigazione si esercita a partire da Szolnok. La parte sorgentifera del bacino appartiene all’Ucraina subcarpatica e alla Romania, il corso medio all’Ungheria, quello inferiore alla Serbia.
(ungh. Tisza; ted. Theiss; rom. e cèco Tisa; A. TIBISCO, 51-52). - Importante affluente di sinistra del Danubio, lungo 1350 km. e con un bacino di 153 mila kmq. Il corso superiore è parte in Romania e parte in Cecoslovacchia, quello medio in Ungheria, l'inferiore in Iugoslavia. Esso è formato da tre ...
tìbio-peronèo-astragàlico agg. (pl. m. -ci). – In anatomia, relativo alla tibia, al perone e all’astragalo: articolazione tibio-peroneo-astragalica, l’articolazione del piede sulla gamba, denominata di solito più brevemente articolazione tibiotarsica.
tìbia s. f. [dal lat. tibia «piffero, flauto» e poi «stinco»]. – 1. In anatomia umana e comparata, osso lungo, pari, che assieme alla fibula costituisce lo scheletro della gamba e, negli animali, dello zeugopodio dell’arto posteriore; nell’uomo ha corpo...