Testamento biologico

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

testamento biologico

Gilberto Corbellini

Direttive anticipate, ovvero dichiarazioni espresse in forma scritta od orale in cui una persona comunica le sue preferenze riguardo ai trattamenti medici nell’eventualità in cui venga a trovarsi in condizione di incapacità decisionale, ovvero in cui indica una persona di fiducia incaricata di esprimere tali preferenze. Viene anche chiamato testamento di vita. Le direttive avanzate consentono ai pazienti di prevenire il rischio di trattamenti indesiderati, di evitare di essere tenuti in vita quando si trovano nello stadio terminale della malattia, quando hanno perduto la coscienza in modo permanente o hanno subito una profonda compromissione delle funzioni mentali. Le direttive anticipate sono la concretizzazione pratica di una procedura chiamata pianificazione anticipata delle cure, che idealmente dovrebbe avvenire attraverso un confronto tra il paziente da una parte e i familiari più stretti e i medici dall’altra, allo scopo di consentire al paziente di pianificare in maniera dettagliata e consapevole le cure mediche nell’eventualità in cui si venga a trovare privo di capacità decisionale. Tali direttive anticipate consentono al paziente di dichiarare quali valori siano per lui influenti nel determinare le scelte terapeutiche nelle fasi terminali della vita. Il paziente può così essere sicuro che i suoi cari e i medici prenderanno decisioni nel rispetto dei valori che per lui contano, garantendogli un senso di controllo sulle cure mediche e consentendogli di morire nel modo desiderato. Le direttive sono utili anche ai medici per rassicurare il paziente sul rispetto dei suoi desideri, per ridurre i contenziosi e per sapere cosa fare quando il paziente ha perso la capacità di decidere. Le direttive anticipate sono oggetto di critiche in quanto presentano difficoltà pratiche; infatti, si tratta solitamente di indicazioni molto generali che raramente possono indirizzare le scelte in una reale situazione clinica. Questa difficoltà può comunque essere superata rendendo le volontà del paziente il più possibile dettagliate, il che consente anche di evitare possibili controversie nell’interpretazione del documento. Tutte le legislazioni in materia prevedono, inoltre, che il paziente possa modificare o revocare le direttive fissate in qualsiasi momento. Attualmente, in Italia non esiste alcuna regolamentazione al riguardo, e il testamento biologico è oggetto di un vivace dibattito etico.

La fine della vita

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