TERZA CONIUGAZIONE

La grammatica italiana (2012)

TERZA CONIUGAZIONE


La terza coniugazione comprende tutti i verbi il cui infinito termina in -ire.

Appartengono a questo gruppo molti verbi della IV coniugazione latina, e anche molti della II e della III, oltre a verbi di recente e nuova formazione.

• Molti verbi della III coniugazione, come capire, finire, guarire, punire, agire, costruire, ferire, finire, fornire, impedire, preferire, rapire, tradire, inseriscono l’➔interfisso -isc- tra la ➔radice e la ➔desinenza della 1a, 2a e 3a persone singolari e della 3a persona plurale del presente indicativo e congiuntivo

io capisco io guarisca

tu capisci tu guarisca

lui / lei capisce lui / lei guarisca

loro capiscono loro guariscano

Questi verbi inseriscono l’interfisso -isc- anche tra la radice e la desinenza della 2a persona singolare dell’imperativo

(tu) capisci!

(tu) finisci!

(tu) punisci!

• Alcuni verbi, come applaudire, mentire, inghiottire, assorbire, nutrire, ammettono sia la forma con l’infisso -isc-, sia quella senza

io mento / io mentisco

tu inghiotti / tu inghiottisci

•I verbi che terminano in -gnire, conservano di regola la i delle desinenze nella 1a persona plurale del presente indicativo e congiuntivo, e nella 2a persona plurale del congiuntivo presente. È diffusa anche la grafia senza -i, che, pur giustificata dal punto di vista della pronuncia, è sconsigliabile

lo stesso monarca dice noi vi insigniamo del Toson d’Oro o noi dichiariamo oggi guerra alla Ruritania (U. Eco, Kant e l’ornitorinco)

Anche noi insignamo così il nostro cannoniere di un titolo che ricorda il nostro più grande bomber (www.brembat.it)

• Il participio presente è formato in alcuni casi con la desinenza -ente

bollente

divertente

seguente

in altri, con la desinenza -iente

nutriente

obbediente

proveniente

In alcuni verbi, però, la t si trasforma in z

patire ▶ paziente

consentire ▶ consenziente.

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