Territorio

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

territorio

Giuseppe Smargiassi

Spazio geografico specificatamente delimitato. In economia, il t. rappresenta una componente fondamentale per l’organizzazione dei processi di produzione, per gli equilibri geoeconomici, per gli scambi commerciali e, in generale, per i flussi di beni, servizi, capitali, individui. I processi di localizzazione delle attività produttive sul t. sono stati infatti una condizione essenziale del processo di industrializzazione del sistema capitalistico.

Le diverse modalità di sviluppo delle economie, le differenziazioni fra il Nord e il Sud del mondo, sono profondamente collegate alle caratteristiche dei t., rappresentate dalla dotazione di risorse naturali, dal grado di organizzazione infrastrutturale raggiunto nel tempo, dalla rete dei sistemi di trasporto, dalle possibilità degli scambi commerciali, dalla disponibilità di risorse umane qualificate, dalla presenza di università, centri di ricerca e altri fattori intangibili in grado di generare esternalità favorevoli alla crescita.

In una società preindustriale, l’importanza del t. dipende essenzialmente dalla sua fertilità; con lo sviluppo via via più ampio del commercio e lo spostamento internazionale di merci e servizi, il t. non è più considerato semplicemente per la sua capacità di fornire beni alimentari e acquisisce valore in sé, diventa oggetto di valorizzazione del capitale per le potenzialità offerte dagli scambi. In tal senso, la produzione capitalistica comincia a concentrarsi progressivamente nelle aree territoriali in cui il potenziamento del tessuto imprenditoriale, il grado di urbanizzazione, la presenza di investimenti pregressi, dovuti a un processo di accumulazione di capitale già avviato, facilitano l’aumento della produttività, orientando anche i processi di specializzazione. Pertanto, le caratteristiche assunte dal t. attraverso le cosiddette economie di scala (➔ scala, economie di) diventano progressivamente elemento di condizionamento della dinamica produttiva (➔ anche new trade theory). Si crea, in tal modo, una polarizzazione con aree territoriali particolarmente attrattive caratterizzate da intensi gradi di espansione e forti squilibri territoriali rispetto ad altre in cui non si innesca lo stesso tipo di processo. Questa modalità di sviluppo economico, legata profondamente al t., cambia connotazione con l’ampliarsi progressivo della dimensione degli scambi e, nell’ambito della globalizzazione, ogni t., pur mantenendo la propria specificità, si relaziona strettamente ad altri, in un rapporto di dipendenza e di competizione.

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