Patini, Teofilo

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Pittore italiano (Castel di Sangro 1840 - Napoli 1906). Allievo a Napoli di F. Palizzi, si perfezionò a Roma; esordì con quadri storici, ma si volse poi di preferenza alla pittura di genere (Lettura in convento, 1865 circa, Castel di Sangro, Municipio; Il sequestro, 1879 circa, Bari, Pinacoteca). Trattò temi patetici con intenti umanitarî, come nell'Erede (1881, Roma, Gall. naz. d'arte mod.) ed eseguì anche pitture sacre (Crocefisso, 1897, basilica di S. Pelino, presso Corfinio). I suoi dipinti, nonostante la crudezza di taluni temi, per la serietà con cui sono trattati si distaccano dal compiacimento popolaresco della pittura meridionale dell'Ottocento o dall'esaltazione mitica, occupando una posizione veramente singolare nell'orizzonte della pittura napoletana (Vanga e latte, 1884, Roma, Ministero dell'Agricoltura; Bestie da soma, 1886, L'Aquila, Amministrazione provinciale). Lo stesso intenso realismo si nota nei dipinti religiosi, umanizzati nel senso storicistico sperimentato anche da D. Morelli.

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