TEODOSIO II

Enciclopedia dell' Arte Antica (1966)

TEODOSIO II (Flavius Theodosius junior)

Red.

Imperatore romano. Dal padre Arcadio, figlio di Teodosio I, fu creato Augusto fin dalla nascita nel 401; morì nel 450. Alla morte del padre aveva 7 anni. La reggenza rimase nelle mani del patrizio e prefetto Antemio e di Pulcheria, sorella maggiore di Teodosio, creata Augusta nel 414 e più tardi sposa di Marciano, suo successore. Lodato per la sua religiosità, T., dedito agli studî (fu detto il Calligrafo per l'abilità nel copiare e alluminare manoscritti) promosse nel 438 la pubblicazione del grande Codice teodosiano, raccolta delle costituzioni imperiali da Costantino in poi.

Durante il suo regno fu respinto un attacco persiano alle frontiere orientali (421-422); fu appoggiata con un invio di truppe la guerra che Valentiniano III conduceva in occidente contro i Vandali (441); ma nello stesso anno Attila attraversava una prima volta il Danubio distruggendo, tra le altre città, anche Sirmium, e imponendo una pace che resse sino al 447 quando Attila attraversò nuovamente il Danubio e ottenne cessioni di territorî. T. convocò per il 431 il terzo Concilio ecumenico a Efeso (contro lo scisma monofisita di Nestorio) e un altro concilio nel 449 i cui atti furono annullati dal papa Leone I e rinviati al Concilio di Calcedonia del 447. Fra il 413 e il 447 fu costruita la seconda grandiosa cinta di mura di Costantinopoli, ancora esistente.

Oltre alla iconografia monetale, poco dissimile da quella dei predecessori, sembra da accettarsi l'identificazione di una testa al museo del Louvre (N. 1036), che presenta qualche affinità di stile con le immagini del dittico del duomo di Novara (Consulardipt., n. 64). La proposta di attribuire a T. II il Colosso di Barletta (v. barletta) è stata, sembra con buone ragioni, accantonata.

Bibl.: Vale sostanzialmente la bibliogr. data alla voce precedente. Per il ritratto del Louvre: R. Delbrück, Spätantike Kaiserporträts, Berlino 1933, p. 217, tavv. 114-15.