TEMPRA

Enciclopedia Italiana (1937)

TEMPRA

Iginio Musatti

. Per "tempra" di un prodotto metallurgico s'intende l'operazione di riscaldamento al disopra di una linea di trasformazione (v. leghe; metallografia) seguita da raffreddamento rapido (in generale per immersione in acqua, o in olio o in altro mezzo capace di sottrarre al prodotto rapidamente calore), con che si sopprime totalmente o parzialmente la trasformazione al raffreddamento.

Negli acciai semplici ipoeutettoidi la tempra si eseguisce al disopra della linea GOS, negli acciai eutettoidi e ipereutettoidi al disopra della linea PSK (v. acciaio, I, p. 217). Essa apporta un notevole aumento di durezza, perché dà luogo alla formazione della martensite (v. acciaio, I, p. 218 segg.).

Negli acciai speciali gli elementi ad essi allegati esercitano un'influenza più o meno grande, a seconda della loro natura e della loro quantità, sulla posizione delle curve di equilibrio, e quindi sulle temperature utili di tempra; conviene perciò conoscere le posizioni di queste curve, sia al riscaldamento sia al raffreddamento, se si vuole operare nelle condizioni più opportune.

In alcune categorie di acciai speciali le trasformazioni al raffreddamento possono essere totalmente soppresse: esse non induriscono quindi con la tempra; in certi casi si può avere addirittura un addolcimento; in altre categorie (acciai ferritici), la tempra non esercita praticamente alcun effetto d'indurimento (v. acciaio: Acciai speciali).

Esempî di tempra di materiali non ferrosi per soppressione della trasformazione al raffreddamento sono la tempra degli ottoni, dei bronzi d'alluminio, ecc. (v. Ottone).

Esiste poi tutta una serie di leghe capaci di prendere tempra per segregazione di un costituente metallografico da una soluzione solida (tempra per dispersione o per precipitazione). La lega viene portata a una temperatura alla quale questo costituente, la cui solubilità cresce col crescere della temperatura, entra in soluzione solida: raffreddando rapidamente, detto costituente rimane in soluzione soprasatura e si ha un addolcimento, e quindi più facile lavorabilità. Ma la soluzione soprasatura tende a separare l'eccesso del costituente che contiene, processo che può avvenire o spontaneamente in un tempo più o meno lungo, come ad esempio nel duralluminio (v.), o con un lieve riscaldamento, come nelle leghe alluminio-rame, e in molte altre leghe complesse di alluminio. Nel primo caso si parla di maturazione o invecchiamento spontaneo, nel secondo di maturazione o invecchiamento artificiale. L'inizio della precipitazione di questo costituente (o, secondo le più recenti vedute, la fase che immediatamente lo precede) è accompagnato da un notevole aumento del carico di rottura, della durezza e della tenacità in genere (v. anche metallografia).

Per altre n0tizie sull'argomento v. termici, trattamenti.