Tebe (gr. Θῆβαι) Cittadina della
Tra i principali centri politici in età micenea, T., nell’8° sec. a.C., ebbe il predominio sulla Beozia e fu retta da un governo aristocratico: tracce di tale ordinamento si conservarono nell’organizzazione militare fino al 5° sec. (uso del carro da guerra, la ‘schiera sacra’, corpo scelto di giovani nobili ecc.); nel 7° sec. impose il suo predominio nell’ambito della lega beotica. Durante le guerre persiane, l’aristocrazia tebana strinse alleanza con
Cominciò allora il predominio di T. in Beozia; degli 11 dipartimenti beoti, 4 erano di T., che aveva quindi la maggioranza nel consiglio federale; degli 11 beotarchi, 4 erano tebani, e T. finì poi per governare direttamente la Lega, sostituendo alla monetazione federale la propria monetazione cittadina. La costituzione tebana era fondata sull’attribuzione della piena cittadinanza ai soli individui di censo oplitico; meramente formale era l’autorità dell’arconte eponimo, mentre il governo effettivo era nelle mani dei tre polemarchi. La politica di T. durante la guerra del Peloponneso fu decisamente antiateniese, tuttavia il dominio spartano seguito alla vittoria determinò l’ostilità dei Tebani per Sparta, al punto che questa occupò a tradimento la Cadmea (382) e rovesciò la democrazia sostituendole un’oligarchia filospartana. Restaurata la democrazia per opera di Atene e di Giasone di Fere, T. aderì alla seconda lega navale ateniese (378). L’emergere delle personalità di Pelopida e di Epaminonda la portò a una posizione di forza e autonomia nell’ambito della politica greca.
Il contrasto con Sparta, sempre tesa a privare T. dell’egemonia sulla Lega beotica, raggiunse il culmine in occasione del congresso per la nuova pace del 371, quando T. cercò il riconoscimento ufficiale della propria supremazia nella Lega. Rimanendo Atene neutrale, Sparta mosse da sola contro T.: la battaglia di
Il successivo tentativo di T. di colpire la Focide attraverso l’Anfizionia delfica portò alla seconda guerra sacra (356-346), nella quale T. offrì il pretesto a Filippo di Macedonia d’intervenire in Grecia. Alla fine della guerra, T. si vedeva riconfermata egemone della Beozia, ma Filippo dominava ormai sulla Grecia. Contro la Macedonia, T. si alleò con Atene, e dopo la vittoria di Filippo a
Dopo aver aderito alla rivolta degli Achei contro
Riacquisì nell’11° sec. una certa importanza e l’aspetto di città per il fiorire dell’industria della seta e delle tintorie di porpora, che attirò i mercanti stranieri. Nel 1147 fu presa e saccheggiata dai Normanni di
Gli scavi hanno messo in luce sulla rocca di T. un abitato miceneo tra i più estesi dell’Egeo, che doveva essere un centro commerciale (metallurgia, ceramica) con rapporti con le