tavolo Mobile costituito da un piano orizzontale e adibito a diverse funzioni (quello da pranzo, attorno al quale ci si siede per consumare i pasti, è detto preferibilmente tavola).
L’uso del t. è assai antico nel mondo greco-romano e negli ambiti più diversi: del culto, dell’industria e commercio, della vita domestica. La forma più antica di t. pare di provenienza greca, rettangolare, su tre piedi, diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo. Molto frequente in
Fino al 14° sec. il t. fu ridotto agli elementi essenziali; era generalmente coperto da tovaglia o tappeto, e veniva smontato e riposto dopo il pasto; consisteva di un asse nudo e stretto, posato su sostegni, per lo più tre. Nel 14° sec. vennero in uso t. muniti di due ritti quadrangolari, terminanti, in basso, in un doppio piede a forma di mensola rovesciata. In seguito, il t. ebbe forme sempre più ricercate, adeguandosi agli stili del tempo: nel Rinascimento, le gambe furono finemente scolpite (a zampa di leone, a chimera, a foglia d’acanto), o ebbero forma architettonica (a balaustro). Particolarmente ornati furono i t. non da mensa, ma ornamentali, che ebbero svariatissime forme, caratteristiche per ogni regione. Fra i più sontuosi quelli con il piano a intarsi di ebano e avorio, o di pietre dure ecc. Si fecero anche t. di marmo o di pietra. Nel periodo barocco la ricerca di effetti cromatici, sia in pittura, sia mediante applicazioni di materie diverse, si sviluppò in forme ricche e fantasiose.
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